Yuri Garics, ex calciatore del Napoli, è intervenuto in diretta ai microfoni di Radio Marte per parlare del Napoli e dell’avvio di stagione degli azzurri. Ecco le sue parole:
“Perché a Napoli non c’è l’entusiasmo che ha il Milan? Effettivamente lo respiro, a livello mediatico il Milan ha sempre avuto qualche attenzione in più. Detto questo, conoscendo Napoli secondo me è un punto a favore il fatto di non esaltarsi. Negli anni passati, anche facendo meno bene, c’era un entusiasmo incredibile che poi si è trasformato in delusione. Vedo la squadra serena e tranquilla, l’allenatore sa il fatto suo. Non la vedo come un punto negativo. Non basso profilo ma senza l’entusiasmo che c’era in momenti meno belli, anche perché ormai stare tra le prime 4 per tutta la stagione è diventata la normalità. Magari è anche un percorso di crescita e normalità, i ragazzi non si fanno prendere dalla troppa positività che a volte diventa presunzione e un pericolo. Si può navigare con calma e maggiore serenità”.
C’è anche da scindere tra l’entusiasmo in città e quello della squadra, che francamente è molto più importante perché il risultato lo portano a casa loro. In Fiorentina-Napoli 3-0 se c’è qualcuno che ha perso è il Napoli, se metti in campo il risultato poi ti puoi organizzare come ti pare, non c’è altro che tenga. Conosco i napoletani, per noi calciatori che siamo vicino al fuoco c’è la necessità di ‘pulire’ il gioco. Da ex giocatore – e tanti dirigenti saranno d’accordo con me – dico che se fosse tutto scritto che sport sarebbe? Mi sono allontanato dal calcio completamente, perché è una passione e non un lavoro e ora sarebbe un lavoro. Non voglio fare soldi con il calcio, lo faccio diversamente. E’ diventato troppo un business e non voglio farne parte. Bisogna sapersi adattare e a me la cosa sta un po’ stretta. Hamsik? Lo sento, è uno dei pochi con cui sono rimasti in rapporti. Lui sta ancora giocando quindi è più difficile, quando giochi sei sempre legato al posto. Sicuramente arriveranno momenti in cui ci potremo rivedere più spesso. Bravissimo ragazzo, abbiamo intrapreso il cammino nel Napoli praticamente insieme. Il rapporto è rimasto e questa è una cosa bella. Zielinski? Ha proprio bisogno degli inserimenti palla al piede, magari Hamsik vedeva più gli spazi. Se aggiunge la marcia in più magari parliamo di qualcosa di molto importante. Ma fino a qui meglio lavorare a far non troppo spenti, godiamoci questo momento e speriamo che i ragazzi possano fare bene. Chi tiferò tra Napoli e Bologna? Non me ne vogliano i bolognesi ma la traccia che mi ha lasciato dentro il Napoli è importante, ovviamente darò un’occhiata anche al mio amico Arnautovic con cui ho giocato in Nazionale tanti anni”.
Articolo modificato 27 Ott 2021 - 17:14