NANJING, CHINA - OCTOBER 16: Marcello Lippi, head coach of China looks on during the 2018 CFA Team China International Football match between Chinese national team and Syrian national team at Nanjing Olympic Sports Center on October 16, 2018 in Nanjing, China. (Photo by Lintao Zhang/Getty Images)
Marcello Lippi, ex commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio, ha parlato ai microfoni di Tuttomercatoweb questa mattina a Viareggio in occasione dell’inaugurazione di un nuovo centro sportivo. Tra le altre cose, si è parlato dell’attuale Nazionale e del campionato di Serie A. Di seguito quanto evidenziato:
Dopo il pari di ieri contro la Svizzera il cammino si complica ma sei fiducioso?
“Sì, certo che sono fiducioso. Il pareggio è uno di quei risultati che quando giocano squadre abbastanza forti – e lo è anche la Svizzera – ci sta, va messo in preventivo. Chiaro che se si vinceva era meglio, era già risolta la pratica. Ma i risultati utili per risolverla lo stesso ci sono e sono nelle forze di questa squadra. Questo è un gruppo sereno e intelligente, compreso l’allenatore, sanno benissimo che il risultato finale sarà ottenuto lo stesso”.
Da commissario tecnico avrebbe fatto calciare il rigore a Jorginho?
“Io ho deciso tre volte nella mia carriera, in situazione di grande importanza, chi doveva battere il rigore. Due volte è andata bene, un’altra volta è andata male”.
Parlando del campionato. Si tratta di una lotta a due Milan-Napoli?
“No, no, è una lotta a tre, sicuramente. Si inserirà anche l’Inter. Milan e Napoli devono tener presente anche l’Inter”.
E la Juventus come la vedi?
“Non lo so, può essere abbiano fatto delle valutazioni che portano la squadra a dare tutto in Champions League. Credo se potessero firmare per una stagione da concludere col settimo posto in campionato e la vittoria in Champions League, firmerebbero subito”.
Lei a chi darebbe il Pallone d’Oro?
“Nonostante l’errore dagli undici metri di ieri lo darei a Jorginho, ha vinto tutto e quando uno vince tutto è giusto che abbia questo riconoscimento. Ci sono grandi campioni che hanno vinto poco o nulla, poi campioni che hanno vinto tutto e vanno premiati”.
Cosa ci dice di Spalletti?
“Spalletti è appena tornato e l’ho trovato diverso, più riflessivo, disponibile al dialogo e meno teso. Lui è una persona capace, di grande competenza, sta dimostrando di non aver dimenticato come si fa questo lavoro”.
Articolo modificato 13 Nov 2021 - 19:04 19:04