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Lippi: “Per lo scudetto occhio a una squadra! Spalletti ha una cosa in più rispetto al passato”

Marcello Lippi, ex commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio, ha parlato ai microfoni di Tuttomercatoweb questa mattina a Viareggio in occasione dell’inaugurazione di un nuovo centro sportivo. Tra le altre cose, si è parlato dell’attuale Nazionale e del campionato di Serie A. Di seguito quanto evidenziato:

Dopo il pari di ieri contro la Svizzera il cammino si complica ma sei fiducioso?
“Sì, certo che sono fiducioso. Il pareggio è uno di quei risultati che quando giocano squadre abbastanza forti – e lo è anche la Svizzera – ci sta, va messo in preventivo. Chiaro che se si vinceva era meglio, era già risolta la pratica. Ma i risultati utili per risolverla lo stesso ci sono e sono nelle forze di questa squadra. Questo è un gruppo sereno e intelligente, compreso l’allenatore, sanno benissimo che il risultato finale sarà ottenuto lo stesso”.

Da commissario tecnico avrebbe fatto calciare il rigore a Jorginho?
“Io ho deciso tre volte nella mia carriera, in situazione di grande importanza, chi doveva battere il rigore. Due volte è andata bene, un’altra volta è andata male”.

FOTO: Imago – Lippi

Parlando del campionato. Si tratta di una lotta a due Milan-Napoli?
“No, no, è una lotta a tre, sicuramente. Si inserirà anche l’Inter. Milan e Napoli devono tener presente anche l’Inter”.

E la Juventus come la vedi?
“Non lo so, può essere abbiano fatto delle valutazioni che portano la squadra a dare tutto in Champions League. Credo se potessero firmare per una stagione da concludere col settimo posto in campionato e la vittoria in Champions League, firmerebbero subito”.

Lei a chi darebbe il Pallone d’Oro?
“Nonostante l’errore dagli undici metri di ieri lo darei a Jorginho, ha vinto tutto e quando uno vince tutto è giusto che abbia questo riconoscimento. Ci sono grandi campioni che hanno vinto poco o nulla, poi campioni che hanno vinto tutto e vanno premiati”.

Cosa ci dice di Spalletti?
“Spalletti è appena tornato e l’ho trovato diverso, più riflessivo, disponibile al dialogo e meno teso. Lui è una persona capace, di grande competenza, sta dimostrando di non aver dimenticato come si fa questo lavoro”.

Articolo modificato 13 Nov 2021 - 19:04

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Scritto da
Paolo Porpora