Vincenzo De Luca, presidente della regione Campania, è tornato a parlare, attraverso una diretta Facebook, dell’emergenza Covid in relazione all’ambiente scolastico. Di seguito quanto evidenziato dalla nostra redazione:
“Solo in Asl Napoli 2 nord per le scuole abbiamo 30 focolai, per un numero complessivo di ragazzi positivi, parliamo di primaria e media, di 129 unità. Abbiamo 67 classi in isolamento e il numero di alunni in isolamento che sono entrati in contatto è di quasi mille alunni.
Noi stiamo lavorando sulle due priorità della terza dose per il personale sanitario, già obbligatoria di fatto, e il personale scolastico. Ormai la gran parte del personale scolastico ha superato i 6 mesi dall’ultima somministrazione, dunque entro le prime due settimane di dicembre noi dobbiamo essere bravi a completare la terza dose per il personale scolastico. Dobbiamo arrivare all’immunizzazione.
Il personale scolastico, essendo in contatto con bambini non vaccinati è più esposto di altri nostri concittadini a un ritorno di contagio Covid. Abbiamo fatto un miracolo nei mesi scorsi. Il personale scolastico ha dato una prova straordinaria di responsabilità e sono convinto che per metà dicembre avremo fatto la seconda o terza dose a tutto il personale scolastico nella nostra regione.
C’è un dato che deve preoccuparci ed è relativo agli ultra 80enni. Il 38% in Italia e il 34% in Campania non ha fatto la terza dose. Rivolgo un appello affettuoso affinché vadano a fare la terza dose. Nelle residenze assistenziali il lavoro è già stato fatto, ma per chi vive in maniera autonoma serve un’accelerazione.
Io non credo che dobbiamo perdere più tempo con i no vax. Quando si parla un alfabeto che non è uguale si perde tempo, è come se noi parlassimo la lingua italiana e loro in afgano. Andiamo avanti, non perdiamo tempo.
Il nostro obiettivo oggi è di tutelare per quanto più possibile la salute dei nostri concittadini e abbiamo l’obiettivo di non far chiudere la nostra regione e l’Italia. Provate a immaginare se nel giro delle prossime due o tre settimane siamo costretti a richiudere alberghi, ristoranti, bar, palestre, teatri e cinema. Sarebbe un disastro. Ma è inutile raccontare queste cose a chi non ha alcuna intenzione di utilizzare la ragione. A questi dobbiamo dire semplicemente che la stupidità non è un argomento, punto e basta”.