Alessandro Vocalelli, direttore de Il Corriere dello Sport, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Di seguito le sue dichiarazioni:
Maradona? I miti sono immortali e Diego, senz’altro, rientra in questa cerchia. I miti restano nel cuore e nella passione di tutti.
Maradona è trasversale e universale. Qualunque appassionato di calcio, anche non solo i tifosi delle squadre in cui ha militato, ha un grande ricordo di lui.
Ricordo quando, prima di una partita, c’era un gran frastuono di giornalisti ad attenderlo. Diego, dopo un po’, è spuntato dalla finestra di un albergo: per qualche secondo è calato il silenzio. Erano tutti lì ad aspettare il mito, non solo i giornalisti, ma anche i suoi compagni.
Il Napoli attuale? Bisogna saper esaminare le sconfitte: contro l’Inter, il Napoli era in estrema emergenza e, nonostante ciò, ha avuto due grandi occasioni per pareggiare. Su altre 100 occasioni, Mertens fa 99 gol, ma con l’Inter ha sbagliato. Se fosse finita 3-3 staremmo parlando di un’altra partita. Anche con lo Spartak Mosca, Spalletti non aveva cambi.
Più che le sconfitte, a preoccupare sono gli infortuni. Una cosa è mettere in conto di perdere i giocatori (come si sarebbe fatto con la Coppa d’Africa), un altro è perderli da un giorno all’altro.
Ormai le partite si giocano in sedici. Le gare si dividono in due parti, dal primo al 60′ e poi la mezz’ora finale: sono due partite diverse e se non hai cambi non puoi fare molto“.