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Maradona, Alciato: “Il giudice in Argentina ha dato ragione a Ceci”. Diego jr risponde: “Fake news o non sa tradurre”

Alessandro Alciato, giornalista sportivo, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli durante la trasmissione “Radio Goal”. Di seguito quanto evidenziato:

“Domenica è stata una serata meravigliosa. Incredibile ciò che è accaduto allo Stadio Diego Armando Maradona di Fuorigrotta, al momento dell’uscita della statua del Pibe de Oro, ha smesso di piovere. Il potere sovrannaturale del fuoriclasse argentino. Una serata che Diego meritava, omaggiato alla grandissima dalla sua Napoli”.

FOTO: Imago – Maradona

Sulla contesa tra Ceci e i figli di Maradona

Mi è appena arrivata un’ultimissima dall’Argentina, il Tribunale di La Plata ha dato ragione a Ceci, nessuno può impedirgli di svolgere il lavoro che sta svolgendo, con i diritti di immagine di Diego”.

Non si è fatta attendere la replica di Diego Maradona Jr, che ha parlato durante la trasmissione radiofonica di Valter De Maggio di come Alciato abbia dichiarato il falso. Di seguito quanto evidenziato:

La sentenza è a nostro favore, non a favore di Ceci. Io ci ho tenuto a precisare questa cosa perché non riesco a capire perché Alciato prende le parti di persone non sapendo la campana contraria. Non è una cosa nuova, questa è una risoluzione che è uscita ieri in Argentina. Stanno uscendo delle fake news da un paio di settimane. Queste menzogne generano un attacco mediatico sui social a noi che non lo meritiamo, ecco perché queste cose ti fanno arrabbiare. La risoluzione dice il completo contrario. Il signor Alciato ha problemi di traduzione o è complice di una fake news, e questo sarebbe molto grave. Il signor Alciato ci ha detto bugie. Noi siamo per fermare tutto. Questa non è una questione economica, di nostro padre ne dobbiamo parlare noi e non degli estranei. Da quando purtroppo è venuto a mancare, la situazione è passata nelle nostre mani e vogliamo essere rispettati; fino ad adesso non lo siamo stati”.

“Noi sabato sera abbiamo messo un comunicato con le 5 firme dove spiegavamo per filo e per segno tutta la trafila delle cause che abbiamo intrapreso contro questi signori. Noi siamo uniti sotto questo profilo, poi delle nostre relazioni interpersonali non si deve discutere; sono cose nostre. Noi vogliamo essere tenuti in considerazione come uniche persone a cui rivolgersi quando si parla di queste cose. De Laurentiis mi ha invitato domenica, ma io non sono abituato a sedermi accanto ad uno contro cui ho una causa penale in corso”.

Articolo modificato 30 Nov 2021 - 16:07

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Scritto da
Paolo Porpora