Fedele critico: “Infortuni un alibi, il Milan ne ha avuti 36! Insigne non fa il massimo sotto un aspetto”

A Radio Marte, nel corso della trasmissione Marte Sport Live, è intervenuto il dirigente Enrico Fedele. Di seguito quanto evidenziato dalla nostra redazione:

“Napoli-Leicester? C’è una situazione di emergenza. Manca un difensore tra i cambi ma, se sta bene, Manolas potrebbe essere una soluzione a gara in corso.

C’è da dire poi che gli inglesi fuori casa non giocano come in casa. Certo, il Napoli li affronta nel momento peggiore. Deve vincere per forza, ma tanto c’è il solito paracadute dei giocatori infortunati. Gli alibi poi ti coprono da un’eventuale sconfitta.

Il Milan, per esempio, ha avuto 36 infortuni dei quali 18 muscolari. Ora, ovviamente il Napoli non può lottare bene con fisicità, ma nelle ultime partite ha avuto un calo che può essere sia fisico che dovuto ad altre situazioni.

Napoli-Atalanta? Chi dice che ha fatto una grande partita sbaglia. È stata una partita di orgoglio e di cuore, ma senza toccare palla per 29 minuti. Il Napoli ha fatto tre tiri in porta e due gol, mentre l’Atalanta, che è un’altra squadra, ha giocato davvero: sembrava Davide contro Golia.

È vero che Spalletti è riuscito a tamponare con una formazione a specchio, ma c’era una differenza enorme nella prima mezz’ora e dopo il 2-1. Se ci fossero stati altri giocatori sarebbe stata un’altra partita, ma le gare splendide si vincono.

Gli assenti sono una concausa, il Napoli era già in regressione come visto contro Salernitana e Verona. Persino contro il Torino c’era stata qualcosa che non andava.

Noi abbiamo il dovere di indagare, se ci esce una macchia in faccia non dobbiamo pensare al semplice prurito, ma immaginare che possa essere anche altro.

Tornando all’esempio del Milan, hanno dovuto rinunciare a Maignan, Calabria, Kjaer, Rebic, Romagnoli ad intermittenza e anche ad Ibrahimovic. Anche il Napoli, quando ha vinto contro Salernitana e Torino, ha messo la polvere sotto al tappeto.

Insigne? Dà l’anima in campo, solo che al momento su azione non riesce a fare il massimo. Sicuramente si dà da fare, ma molti abbinano la vicenda del contratto alla prestazione, che è un errore“.