Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha parlato all’evento organizzato da Valter De Maggio in occasione della presentazione del libro scritto proprio dal giornalista di Radio Kiss Kiss Napoli. All’evento presenti anche ospiti d’onore come Giuseppe Bruscolotti, Dario Sansone e Sal Da Vinci.
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal patron azzurro:
“Leggendo il libro scritto da De Maggio si capisce quanti piani di lettura diversificati ci sono. Un bambino leggendo scopre la storia del Napoli. La città di Napoli si è trovata nel disagio economico e politico all’inizio dell’Ottocento, fu divertente iniziare l’avventura partenopea con un cavallo che era quasi un antesignano e aveva voglia di volare e fare delle cavalcate incredibili. Questo cavallo con grande senso di ironia si trasformò in un ciuccio. Più volte ho detto che se vogliamo volare alto c’è bisogno di inserire un cavallo straordinario sulla nuova maglia del Napoli. Insieme alla famosa N cerchiata, ci starebbe quindi bene un cavallo”.
“Napoli-Argentina? Abbiamo un incontro alla Farnesina con il ministro Di Maio per vedere come si può mettere in calendario questa partita in onore di Maradona. Il primo anno contro l’Argentina, il secondo poi si vedrà. Il campionato finisce il 22, il 23 si riposa e il 24 maggio che sarà il mio compleanno ti confermo che voglio organizzare questa cosa. Abbiamo tante date di calcio in quel periodo e stiamo vedendo come incastrare il tutto!”
“Avevamo già in mente di realizzare un contenuto per il Napoli di 30 episodi che tra l’altro abbiamo già scritto e siamo in procinto di cominciare. Probabilmente avremmo già realizzato una prima parte dato che volevamo andare a trovare Maradona per realizzare l’inizio del contenuto. Ci saranno questi trenta episodi con una piattaforma internazionale che abbiamo trattato e vedranno la luce nel giro di un anno, due”.
“L’Europa così com’è si è invecchiata e inoltre porta via tante energie alle squadre. Dal punto di vista economico poi c’è da dire che gli unici ad arricchirsi sono le istituzioni”
“Luciano Spalletti è il miglior allenatore che io abbia mai avuto nella mia storia a Napoli. Qualcuno forse non ha avuto la vision per poterlo capire subito!”.
“Lo dissi in tempi non sospetti, senza economia non si può fare politica. Puoi fare il politicante, il voltagabbana di volta in volta a seconda delle elezioni che ci sono e ricordatevi che l’Italia è il paese che ha eletto più presidenti del consiglio in Europa. In Italia siamo abituati ad accontentarci perché viviamo bene, ma se ci guardassimo veramente dentro capiremmo che vivacchiamo, perché potremmo vivere a dei livelli strepitosi perché siamo nati nel paese più straordinario del mondo ma lo abbiamo affossato in cento anni di storia. Le variabili, per parlare anche del calcio, sono tante e ci vorrebbe una tavola rotonda che durerebbe una settimana. Perché i giovani si annoiano? Perché evidentemente il calcio è diventato vecchio, va modificato. Un quarto d’ora di intervallo tra primo e secondo tempo non serve a nulla. Probabilmente negli stati dobbiamo fare prima una partita da 60′ con le donne e poi una partita con gli uomini che non duri più di X, che possa essere interrotta e dove si possa cambiare a iosa i giocatori, perché questo innalzerebbe il livello dello spettacolo e tutti giocherebbero. La bravura di Spalletti, rispetto ad altri allenatori che ho avuto, è che lui fin dall’inizio sperimentava e faceva giocare tutti. Alla fine uno si rende conto che quello che avevi comprato e che credevi forse farlocco, invece era gagliardo e quindi avevi ben investito il tuo denaro. Qualcuno non aveva avuto la vision per poterlo capire. Ecco perché dico che Spalletti è il miglior allenatore che avuto nella mia storia fino ad adesso”.
Articolo modificato 11 Dic 2021 - 14:20