Maschera Osimhen, l’ortopedico svela: “Ci vorranno 120 fotocamere. Ecco cosa faremo”

Roberto Ruggiero, ortopedico che con il suo staff preparerà la maschera protettiva di Victor Osimhen, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show.

Di seguito quanto evidenziato dalla nostra redazione:

MILAN, ITALY – NOVEMBER 21: Victor Osimhen of SSC Napoli receives medical treatment during the Serie A match between FC Internazionale and SSC Napoli at Stadio Giuseppe Meazza on November 21, 2021 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

“La maschera di Osimhen? Sono 12 anni che collaboriamo con il Napoli Calcio, per noi è lavoro quotidiano. Ultimamente anche un difensore del Benevento che curiamo noi ha avuto la stessa maschera. Utilizzeremo 120 fotocamere, basta che resterà un secondo fermo, lavoreremo con la tridimensionalità della sua testa e poi avremo uno stampo su cui lavorare. Dovrà essere fatta un’operazione precisa al di sotto del decimo di millimetro. Dopo di ciò si costruirà la maschera con compositi cotti a 180 gradi. La maschera di solito è in carbonio e kevlar, una particolare fibra di vetro”.

“Naturalmente tutto sotto la guida dei dottori Tartaro e Canonico perché noi dopo aver fatto lo stampo sottoporremo il tutto all’ingegnere Ruggiero e al dott. Carruba che si relazioneranno con i primi due.  Abbiamo un braccio antropomorfo che si fresa alla testa di Osimhen e noi lavoreremo su quella. Questi materiali vengono tagliati, modellati e cotti con la tecnica del sottovuoto per farli aderire perfettamente allo stampo. Il nostro lavoro lo sappiamo fare, cercheremo di soddisfare giocatore, medici, il Prof. Canonico, il Prof. Tartaro”.

“Lavoro con il Napoli dal 2009 ininterrottamente, c’è un rapporto bellissimo, abbiamo risultati bellissimi. L’ambiente medico del Napoli è molto bello, dai fisioterapisti ai medici. Prima c’era De Nicola, ora Canonico, livello eccezionale. Gli impatti frontali tutelano enormemente il giocatore. A noi preoccupano gli impatti laterali, perché la maschera può essere anche spostata. Pensiamo ad una maschera avvolgente ma ne parleremo meglio con il Prof. Tartaro. Quando lui, Roberta Ruggiero e Canonico decideranno che il giocatore sarà pronto clinicamente in 48 ore ci sarà la maschera”.

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