A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Mario Giuffredi, agente. Ecco quanto evidenziato:
“Il caso del procuratore Ramadani? Non conosco personalmente né lui né Pietro Chiodi, l’altro indagato. Dispiace che si verifichino queste situazioni, perché gli agenti, già tartassati dall’opinione pubblica, verranno ulteriormente demonizzati. Saranno gli organi competenti a dover fare chiarezza, sperando che ciò avvenga nel modo giusto.
C’è omertà nel mondo del calcio? Gli organi competenti sono a conoscenza di tutte queste situazioni poco limpide, bisogna vedere se hanno la voglia di indagare fino in fondo. È giusto che gli agenti guadagnino una percentuale sui trasferimenti? Personalmente, ho iniziato a fare questo lavoro perché il calcio è la mia passione. Non lo faccio per i soldi, il guadagno è una conseguenza dell’operato svolto.
La logica e la chiarezza guidano ogni mia azione, io cerco sempre il bene del calciatore e quello della società. Vado fiero della favola di Di Lorenzo, sono il suo agente da quando giocava in Serie B e vederlo vincere l’Europeo con la Nazionale italiana vale più dei soldi.
L’inchiesta sulle plusvalenze? Non sono un santo, ma nell’elenco delle operazioni indagate non figurano i nomi dei miei assistiti“.
Articolo modificato 14 Dic 2021 - 14:45