Grande prova di carattere e soprattutto di mentalità quella del Napoli, che è riuscito a battere il Milan a San Siro, restando nella scia scudetto. Carattere e mentalità che si sono già viste nell’arco della stagione, sotto la guida di Luciano Spalletti, e che invece non si son viste spesso nelle passate stagioni. Per questo la vittoria del Napoli sul Milan “è la vittoria di Spalletti“, come vuole sottolineare il Corriere dello Sport nella disamina della sua edizione odierna.
”È la vittoria di Spalletti e insieme la prova di quanto sia cresciuto il Napoli nelle sue mani. La squadra che sbanca San Siro risolve l’interrogativo, sollevato dagli infortuni, su chi siano gli azzurri titolari. Non c’è più un Napoli uno e un Napoli due. Poi c’è l’intuitiva saggezza del tecnico toscano. Che azzecca dall’inizio la formazione“.
“Il Napoli s’è fatto più furbo – prosegue il quotidiano. Ha imparato a fare i cosiddetti falli semitattici, quelli che servono per spezzare l’azione ogni volta che si perde palla, senza beccare l’ammonizione. Il Napoli è l’anti-Inter per come ha gestito sul piano del gioco un’inaudita catena di infortuni“.