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Una certezza da cui ripartire: la continuità di Piotr Zielinski

Tutti i bambini, fin da piccolissimi, sono affascinati dalla leggenda di Babbo Natale. Un omone vestito di rosso, con una lunga barba bianca, parte dalla Lapponia e su una slitta trascinata da renne volanti gira tutto il modo per consegnare doni in ogni dove. Chi non ama Santa Claus?

Se c’è un calciatore che ha la responsabilità di esaudire i desideri dei tifosi, in questo Napoli, è sicuramente Piotr Zielinski. Non solo nella notte tra il 24 ed il 25 dicembre, ma ogni volta che indossa la maglia azzurra l’obiettivo del trequartista è quello di dare il massimo per ripagare le aspettative su di lui e sulla squadra.

Il limite superato

Da un anno a questa parte Zielu sembra aver finalmente superato il suo limite più grande: la discontinuità. La tecnica sopraffina del polacco non è mai stata messa in discussione; ma spesso sembrava essere evanescente, fine a sé stesso, tremendamente discontinuo. Capace di giocare una partita da top player e di sembrarne il fantasma nella sfida successiva: croce e delizia.

Da quado però gioca stabilmente da trequartista ed ha meno compiti di interdizione il numero 20 azzurro è diventato una furia. Ha chiuso infatti già la passata stagione stagione con uno score impressionante: 10 gol e 13 assist con il Napoli. Una “doppia doppia“, cestisticamente parlando, che testimonia forza, costanza e talento.

Napoli Zielinski

La consacrazione

Questa parrebbe essere inoltre la stagione della definitiva consacrazione. Dopo un inizio difficile, anche a causa di un infortunio e della nuova disposizione tattica, Zielinski ha definitivamente preso in mano le redini della squadra e sta sciorinando prestazioni magnifiche da ormai tre mesi. I numeri non sono tutto, ma possono testimoniare l’evoluzione del calciatore.

In Serie A ha già toccato quota 5 sia per gol che per assist, (6 gol totali se contiamo anche L’Europa League) e siamo esattamente al giro di boa. Con la media di 1.3 tiri a partita e dell’85.3% di precisione di passaggi è, ad oggi, il faro degli azzurri sia per l’impostazione che per la finalizzazione. Come se ciò non bastasse, Zielinski in media porta a termine 2 passaggi chiave a partita e subisce 0.8 falli per match. Le sue qualità lo rendono temibile palla al piede, ma soprattutto imprevedibile: per questo motivo gli avversari tendono a fermarlo con interventi irregolari.

La sua imprevedibilità è testimoniata anche da altri due dati. Gli assist di Zielinski sono arrivati da cross, punizioni, corner e passaggi semplici. L’emblema perfetto è la stupenda punizione calciata a Firenze, per giunta con il suo piede “debole“. Piede debole che, in realtà, sembra non avere. Pur essendo un destro naturale, infatti, Zielinski ha siglato 4 gol con il mancino ed un solo di destro. Come marcarlo? Quale piede coprire?

Se c’è una certezza da cui ripartire è quindi proprio Piotr Zielinski. Le qualità del polacco, unite ad un’ottima forma fisica ed alla fiducia di cui gode attualmente, lo rendono un calciatore indispensabile. Perciò ad oggi le speranze del Napoli vanno riposte in lui. E tu, cosa chiederesti a Babbo Zielinski per questa seconda parte di stagione?

 

Matteo D’Angelo

Articolo modificato 22 Feb 2024 - 16:14

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Matteo D'Angelo