Domina il caos nell’avvicinamento del match dello Stadium fra Juventus e Napoli. Nonostante il riscontrato focolaio di Covid all’interno del gruppo squadra azzurro, l’ASL ha autorizzato la partenza del Napoli in direzione Torino, disponendo però la quarantena nei confronti dei calciatori non in possesso di Super Green pass.
Per chiarire questa intricata situazione, nel corso della trasmissione Si gonfia la rete in onda su Radio Marte, è intervenuto il direttore dell’ASL Napoli 2 Antonio D’Amore.
Dir. ASL Napoli: “La Serie A non tiene ai calciatori”
Ecco quanto riportato: “Il nostro dipartimento ha rilevato che oltre a Mario Rui e Meret, nello staff tecnico c’erano contatti stretti che avevano terminato il primo ciclo vaccinale da più di 4 mesi. Pertanto è stata applicata la circolare del Ministero che spiega che senza dose booster queste persone vanno messe in isolamento. Avrebbero dovuto giocare con la mascherina. Sarebbe accaduto?
I giocatori professionisti di Serie A hanno l’obbligo della terza vaccinazione. Perché i 3 del Napoli non si sono vaccinati? Non saprei, non è nostra competenza. Questa è la stessa situazione di Djokovic: non è vaccinato, c’è un regolamento sanitario in Australia e quindi non partecipa agli Australian Open. Se noi in Italia avessimo una Lega che davvero ci tenesse a preservare le responsabilità sanitarie connesse avrebbero sospeso per 15 giorni il campionato, non sarebbe stato illogico”.
Felice Luongo