A Radio Punto Nuovo, nel corso del programma “Punto Nuovo Sport Show”, è intervenuto Claudio Gavillucci, ex arbitro della Serie A, ora in Inghilterra. Ha parlato dell’assunzione di Calvarese alla Roma e dell’evoluzione del ruolo degli arbitri al di fuori del rettangolo di gioco. Di seguito le sue parole:
“Calvarese alla Roma? È solo l’inizio di un percorso. È stata una mia idea scritta anche nel mio libro e che è nata anche un po’ dalla mia esperienza inglese, dove la federazione propone gli ex arbitri alle società di Calcio”.
“Gianluca Rocchi fu il primo a ricoprire questa figura per conto della FIGC, ma fatto in questa maniera, come Rocchi e Giannoccaro, lascia il tempo che trova se dall’altra parte non c’è un tecnico con cui confrontarsi. Il lavoro deve essere svolto quotidianamente per far si che diminuiscano episodio che rovinino lo spettacolo. Non ci dobbiamo trovare mezze spiegazioni con retro pensieri che ammazzano questo sport”.
“Io disponibile per questo ruolo? Se il progetto è serio e non si tratta di avere un addetto agli arbitri, assolutamente si. Le società di alto livello come Napoli e Juve hanno necessità di curare i dettagli e tra questi non ci può non essere quella di studiare il regolamento del gioco del calcio in continua evoluzione, adottando i giusti accorgimenti per sfruttare al meglio questi cambiamenti”.
“Alcune situazioni, come meno cartellini, meno rigori ed alcuni aspetti regolamentari, possono far guadagnare ad una squadra 5-6 punti in più a fine stagione, che in termini economici possono significare anche milioni di euro in più”.
“La figura dell’allenatore si è specializzata, ed ha richiesto dei collaboratori, deve essere così anche per gli arbitri, in un’evoluzione continua nel regolamento. Questo è quello che direi ai presidenti. Gli arbitri italiani sono un’eccellenza, vanno sfruttati anche dopo l’uscita dal campo“.
“Pairetto internazionale? Sono contento per lui, ma è la conferma che il sistema era sbagliato e che l’esperienza in questo sport conta molto. Vista la differenza di solo 0,04 millesimi che ci separava nel 2018, oggi potevo essere internazionale anche io. Ma di questo ne discuterò al TAR il mese prossimo”.