Il Penzo di Venezia potrebbe rappresentare un ostacolo per il Napoli. Non solo perché domani, a partire dalle ore 15, gli azzurri giocheranno lontani dal calore del Maradona. C’è di più: a Venezia, infatti, il campo è più stretto della norma.
Ne aveva parlato Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, che contro i lagunari non è andata oltre al pareggio. Il tecnico alla vigilia della sfida avvisò delle difficoltà: “A Venezia è tutto particolare. Arrivi in vaporetto, ti guardi attorno, entri e sembra che tutto sia più piccolo, più stretto, la palla è sempre in gioco. Se vai lì e non fai una partita da provinciale, rischi di farti male. Favorisce chi si chiude rispetto a chi è abituato a sfruttare gli spazi sugli esterni”.
Perché allora il campo del Penzo è più piccolo della media? La Serie A prevede le misure standard di 105×68 metri, ma in caso di problemi strutturali (come a Venezia, a La Spezia e a Cagliari) è tollerata la riduzione della larghezza per un minimo di 65 metri.
Sono richieste in più una fascia di 1,5 metri di spazio libero attorno al perimetro di gioco e almeno 2,5 metri di distanza da ringhiere e pannelli pubblicitari.
Inoltre, l’isola di Sant’Elena, sulla quale sorge l’impianto sportivo, fa parte del centro storico di Venezia. Tutelata dalla Soprintendenza dei Beni Culturali, non ha margini di espansione: da una parte c’è un canale, dall’altro una darsena. Mancanza di spazi che comporta inevitabilmente limitazioni strutturali.