Il finale di derby contro il Milan potrebbe costare caro a Lautaro Martinez (e non solo), presunto protagonista di un gesto infelice al termine del match. Una situazione che mette in apprensione il tecnico Simone Inzaghi in vista dell’attesissimo scontro diretto Scudetto contro il Napoli, in programma per sabato alle ore 18:00 allo stadio Diego Armando Maradona.
A fare il punto della situazione è l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, spiegando che in realtà la vicenda è stata ‘ridimensionata’ in casa nerazzurra.
“Il calciatore, interrogato sulla questione, ha assicurato di non aver fatto nulla” rivela il quotidiano, aggiungendo che “da Appiano sottolineano con forza come il giocatore stesse parlando in maniera concitata nel momento incriminato. Difficile, pur volendo, combinare in maniera così rapida parole e sputo.
Ma al netto delle spiegazioni di altra natura, l’apprensione interista era centrata su altro. La veemenza con cui Lautaro si dirige verso il tunnel degli spogliatoi è il passo immediatamente precedente a una serie di parole, evidentemente non complimenti, che l’argentino rivolge a Theo Hernandez”.
Di rilevante importanza, a questo punto, è capire cosa gli ispettori hanno sentito in quel frangente. Nel caso in cui fossero stati intercettati degli insulti pesanti – e di conseguenza, segnalati nel referto -, si potrebbe arrivare a una squalifica. Peraltro, sono da verificare anche le posizioni dell’allenatore e di Bastoni, molto agitati nel post partita e anche loro a rischio segnalazione.
Il codice di giustizia sportiva, in questi casi, prevede diversi tipi di sanzioni a seconda del contenuto degli insulti (per quelli razzisti o discriminatori si può anche arrivare a 10 giornate, ma questo non è questo il caso). Quanto accaduto, invece, se appurato potrebbe rientrare nella fattispecie dell’articolo 39, sulla “condotta gravemente sportiva” che prevede un minimo di due giornate di squalifica.
Francesco Fildi
Articolo modificato 8 Feb 2022 - 10:31