Nel corso della trasmissione Si gonfia la rete, in onda su Radio Marte, è intervenuto l’ex capitano del Napoli Paolo Cannavaro. Di seguito quanto riportato dalla nostra redazione:
“Come si vive dall’esterno il mondo del calcio? È cambiato tanto ed è stato strano vederlo in un modo così veloce da fuori, già quando giocavo ancora il calcio stava arrivando a livelli futuristici, oggi ha raggiunto davvero livelli altissimi ovunque.
Questo post in breve
Il Napoli di oggi? Può provare a vincere lo scudetto, c’è grande equilibrio quest’anno perché non c’è l’ammazza campionati. Ora il Napoli è in grado di rimettersi nella posizione di qualche giornata fa, persa per i problemi che ben sappiamo.
I miei anni a Napoli? Io nei miei anni ho sempre avuto una squadra che ammazzava il campionato, come l’Inter o la Juve di Conte: quelle erano squadre da 100 punti. Oggi invece non tirerei nessuno fuori dalla corsa scudetto. Oggi poi anche le squadre che lottano per non retrocedere provano a proporre gioco e quindi raggiungono risultati sorprendenti.
Il Napoli di Mazzarri? Quella squadra è da prendere ad esempio, eravamo un bel gruppo di giocatori bravi diventati grandi, qualcuno grandissimo. C’era una grandissima alchimia nello spogliatoio e uno spirito forte. Andavamo a giocare ovunque senza paura.
Possibile ridimensionamento? Credo possa derivare dal fatto che se il Napoli non vincesse lo scudetto quest’anno si potrebbe pensare di cambiare qualcosa. Io feci parte del cambiamento drastico che ci fu quando arrivò Benitez.
Non è una questione di guadagni ma di dare una svolta: è pensabile svecchiare la rosa per far tornare la squadra sulle ali dell’entusiasmo. Quando non vinci per tanti anni bisogna pensare a qualcosa di diverso.
Insigne? Faccio fatica a sbilanciarmi, sicuramente Lorenzo renderà partecipi tutti a fine campionato della sua scelta. Non sarà facile per lui perché si sa come si ragiona qui: al minimo problema la colpa ricade su chi è figlio di questa città.
Lui si farà carico di questo e cercherà di lasciare nel migliore dei modi. Poi lui spiegherà questa scelta ma per ora credo che per il bene di tutti sia meglio che se ne parli il meno possibile.
Il mio gol in Coppa italia contro la Juve? Molti lo hanno messo al secondo posto dopo il gol su punizione di Maradona nella storia dei Napoli-Juve quindi per me è come se fosse primo!
Quelle emozioni sono indimenticabili: dissi a Domizzi che andavo in avanti perché vidi molti tifosi che se ne stavano andando: non si poteva perdere quella partita“.
Articolo modificato 10 Feb 2022 - 13:58