Fabian Ruiz ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di DAZN, ripercorrendo alcuni degli elementi più importanti della sua avventura a Napoli, iniziata quattro stagioni fa, quando sulla panchina azzurra c’era Carlo Ancelotti.
Di seguito quanto evidenziato dalla nostra redazione:
“Una volta rinnovato, ho continuato a giocare con il Betis fino alla fine della stagione, poi Ancelotti diventa allenatore del Napoli quindi ho sentito ancor più interesse perché diceva ‘Fabian è la prima opzione’. Poi si è messo in contatto con il mio agente e l’interesse che il club e l’allenatore hanno mostrato per me ha reso la decisione più facile.
“Venire in un club come il Napoli, con tutta la sua storia, i suoi tifosi e lo stadio, è stato per me un passo in avanti. Da quando sono arrivato qui me lo hanno dimostrato, fin dal primo giorno. Ogni volta che entro nello stadio di Napoli, per strada, vedo come la gente vive per il calcio qui. Mi hanno dato la possibilità di giocare in Europa e di essere tra le grandi in Italia e so che la mia decisione è stata quella più semplice e giusta”.
“Il primo anno, con la lingua e l’essere lontano dalla famiglia e dagli amici, è stato un cambiamento radicale, ma sono stato fortunato a trovare un grande spogliatoio, grandi compagni che ora sono amici. Questo mi ha fatto adattare più facilmente perché, dal momento in cui sono arrivato, grazie a tutti i miei compagni di squadra, soprattutto Mertens con cui ho trascorso quasi ogni giorno di quell’anno e che è stato quello che mi portava fuori, mi faceva conoscere Napoli, mi portava a cena, giorno dopo giorno ho imparato l’italiano rapidamente e mi sono adattato velocemente“.
“Napoli è a sud, come Siviglia, sono due città che si somigliano. La gente ti trasmette lo stesso calore, la vicinanza per farti sentire come a casa. Ho fatto amicizie qui e grazie a loro tutto è stato ancora più semplice”.
”Giocare al Maradona è da pelle d’oca, per l’importanza che Napoli ha in tutto il mondo, per la storia di Diego, per ciò che ha fatto qui. È una sensazione unica soprattutto quando giochiamo in Europa, come si sente la gente cantare anche dall’altro capo della città. Questa sensazione solo chi la vive la può capire”.
“Le notti Europee sono speciali. Per noi è importante, ci dà la carica necessaria per giocare queste partite, che per il Napoli significano molto. Dobbiamo affrontare una squadra di livello assoluto come il Barcellona, ma sogniamo in grande, vogliamo andare il più lontano possibile in questa competizione” ha commentato “Per Napoli è importante, così come per noi ed è una bella sfida. Abbiamo un’ottima squadra e stiamo facendo bene. Pensiamo di poterli affrontare ad armi pari“.
“Hanno grandi giocatori ma questa stagione non è stata facile per loro. Vengono da un ultimo periodo in cui hanno fatto bene, si sono rinforzati col mercato invernale e hanno preso giocatori che possono essere decisivi. Sappiamo che sarà un turno difficile, dovremo avere concentrazione massima per tutti i 180 minuti. Speriamo che la bilancia penda a nostro favore“.
Articolo modificato 11 Feb 2022 - 21:51