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Albiol ricorda Napoli: “Mi è successo grazie a Sarri! Nel 2004 potevo morire”

L’ex difensore del Napoli Raul Albiol ha rilasciato un’intervista al quotidiano El Pais, ricordando il suo periodo di militanza degli azzurri. Lo spagnolo ha giocato a Napoli per ben 6 stagioni, fra il 2013 e il 2019, e ha formato per anni insieme a Koulibaly un coppia centrale imperforabile.

“Con Sarri tre anni di costante apprendimento”

Albiol ha ricordato gli allenatori da cui è stato allenato nel corso della sua carriera, con un pensiero speciale per il periodo napoletano: “Ho avuto la fortuna di giocare con grandi calciatori e, soprattutto, ho avuto la fortuna di avere ottimi allenatori che mi hanno aiutato a migliorare: Benitez, Quique Sánchez Flores, Pellegrini, Mourinho, Sarri, Ancelotti, ora Emery.

Ho fatto il salto di qualità con Sarri al Napoli. Sono stati tre anni di costante apprendimento: mi ha aiutato a crescere e migliorare nonostante avessi già 31 anni.

Alla difesa non era stato permesso di buttare una palla e ho dovuto imparare a gestire la linea difensiva a spazi ristretti con la difesa alta, a coordinarmi con gli altri tre difensori, ad anticipare i tagli laterali. Mi ha fatto vedere molte cose che non vedevo. È stato un punto di svolta. Un grande salto”.

Foto: PRESSINPHOTO- Raul Albiol

Ancelotti? Il mio anno con lui è stato impressionante, un’esperienza meravigliosa. Ho capito come va gestita una grande squadra, mi ha dato sicurezza e fiducia.

Giocava più in contropiede di Sarri. In Champions League, soprattutto, ha ottenuto il meglio da noi. Era ovvio che gli piaceva questa competizione”.

“Mi alleno di più per competere con i più giovani”

Il difensore ha spiegato il suo segreto per essere ancora così in forma nonostante i 36 anni compiuti: Mi prendo cura di me stesso e mi riposo più che mai, e dedico il cento per cento della mia vita al calcio. Alla mia età devi fare tutto questo per competere con alcuni giovani che arrivano molto più preparati di prima.

Adesso mi alleno molto di più, sia con la squadra che fuori, rispetto, ad esempio, a quando avevo vent’anni ed ero a Madrid. Il mio corpo mi chiede di competere: quando non mi alleno, ne ho bisogno. Mi piace quello che faccio, non sopporto di stare fermo per due giorni”.

Foto: Focusimages- Raul Albiol

“Nel 2004 potevo morire”

Nel 2004 Albiol è stato protagonista di un incidente stradale, con cui ha rischiato seriamente di perdere la vita. Il difensore continua a ripensare a quell’evento: Non è completamente dimenticato. Vedi continuamente notizie di incidenti e ci pensi. Ci sono altre persone che non sopravvivono e sono grato di poter vivere per raccontarlo.

La sensazione è che mi abbiano regalato 16 anni di vita e per di più sto ancora giocando a calcio. Non ci penso tutti i giorni, ma penso che non lascerà mai la mia mente. Penso di dovermi divertire, vivere felicemente perché non sai mai cosa ti può succedere da un giorno all’altro”.

“Real Madrid? Mourinho fece le sue scelte”

Albiol ha infine ricordato il suo periodo di militanza nel Real Madrid e il suo rapporto con Mourinho, all’epoca allenatore dei blancos: Non doveva spiegarmi niente. L’allenatore decise che, in quel momento, gli altri erano migliori di me. Parliamo di Carvalho, Pepe, Varane. Non devi biasimarlo per niente. La mia teoria è che quando non giochi puoi guardare l’allenatore, ma soprattutto devi guardare te stesso e prepararti di più per migliorare.

Quello che resta di quel tempo è che avrei potuto fare di più. La responsabilità era più mia che di Mourinho. Sinceramente, se fossi con lui adesso alla Roma con quello che ho imparato in questi anni, giocherei molto di più con lui. Ne sono convinto.

Articolo modificato 14 Feb 2022 - 16:27

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Scritto da
Felice Leopoldo Luongo