Il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti, è intervenuto nella sala stampa dal ventre dello stadio Diego Armando Maradona dopo l’eliminazione dall’Europa League in favore del Barcellona. Di seguito, quanto evidenziato dalla nostra redazione:
Una sconfitta che può avere ripercussioni?: “Non so. Questo bisogna valutarlo, però bisogna anche essere obiettivi. Al di là qualche episodio in cui potevamo fare qualcosa di diverso, loro sono molto più forti di noi. Poi ci possono essere anche i dettagli: gli infortunati, quelli che sono a disposizione, quelli che sono reduci da infortuni. Sono complicazioni che vanno ad aggravare questa differenza che si è evidenziata. Sono realista e Xavi questa sera è stato superiore: io sono stato inferiore a lui e gli faccio i complimenti. Andrò a riprendere in mano il livello di calcio che andrò a giocare e che posso fare vedere con altre squadre e con la situazione che ci possiamo giocare ancora molto”.
Si aspettava un temperamento diverso e una capacità di soffrire diversa? “Stasera ci è andato un po’ tutto storto. Se abbiamo commesso qualche errore, loro sono stati bravissimi a sottolinearlo. Quando siamo rientrati in partita sul 2-1 e avevamo ritrovato equilibrio, abbiamo preso subito il 3-1 prima di entrare negli spogliatoi e ci hanno messo in difficoltà. La partita si è messa poi sui binari del Barcellona. Siamo stati messi in difficoltà per poter riprendere il risultato. Hanno questa forza di venirti a pressare e noi nella costruzione abbiamo evidenziato coraggio perché abbiamo tenuto anche fin troppo la palla nella costruzione bassa e c’era poi l’uomo da trovare nella trequarti. Un po’ la loro bravura nel pressarti e un po’ noi che non siamo stati capaci a trovare gli spazi e gli uomini giusti hanno fatto sì che loro sono stati superiori. E’ stata una partita difficile, abbiamo trovare un Barça in grandissima condizione e dobbiamo accettarlo. Ci dispiace per il risultato soprattutto perché stasera si era ricreato il ‘clima Napoli’. Ci abbiamo messo molto a richiamare la gente allo stadio e non aver potuto gestire la partita ci dispiace tantissimo”.
Tutta la partita è nel primo gol che si subisce, cos’è successo? “Volevamo fare questo scambio corto per chiamare fuori due giocatori, ma ci è stato un malinteso e loro hanno preso il sopravvento. Bisognava fare quel fallo tattico che ridava ordine ed equilibrio. Se prendo vantaggio in campo aperto, loro sono bravi a fare gol. Sono cose che succedono e bisogna gestirle. A volte muovendola sul calcio d’angolo ci abbiamo fatto gol, questa volta ci è andata diversamente. Sono stato io a chiederlo di farlo, la responsabilità è mia”.
Ingenerosi i fischi verso Insigne? “Ne ho sentiti pochi, qualcuno c’è stato. Il calciatore ha fatto vedere di tenerci, di fare le cose seriamente. Fare gol su rigore non è facile in queste partite qui. Io questi fischi li ho letti più come una reazione del dispiacere che poi il ragazzo andrà via”.
Anche a Cagliari lei ha sottolineato il maggior carattere dei rossoblù, cosa succede? “Ci sono delle partite dove un addizionarsi di particolari non ti vengono a combaciare e non vengono incontro alle tue caratteristiche. Lì bisogna essere bravi ad avere una postura diversa e a volte non ce la fai. Può dipendere da molti fattori, a Cagliari si è vista molto di più la loro di voglia. Stasera noi abbiamo fatto quello che dovevamo fare da un punto di vista dal tentativo di fare la partita, poi ci sono stati questi episodi che ci sono arrivati addosso e hanno indirizzato il match. Abbiamo sbagliato molto più di loro, loro riprendevano palla e la mantenevano nonostante il nostro contro-pressing”.
Il Napoli tra le prime cinque di campionato è l’unica squadra che è fuori a febbraio dall’Europa: “Abbiamo perso delle partite, però non va visto in generale come un segnale definitivo. Alla fine della stagione tireremo le somme, ora c’è da prendere atto di quello che è successo facendo un’analisi di tutto senza farci travolgere dal risultato perché ci giochiamo ancora molto”.
Francesco Fildi
Articolo modificato 25 Feb 2022 - 00:19