Victor Osimhen indosserà ancora la mascherina protettiva. L’attaccante nigeriano ha rimediato due colpi al volto nell’ultimo match contro la Lazio in occasione di due scontri: prima con il portiere biancoceleste Strakosha e poi con il difensore Marusic.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Mattino, le due collisioni sono state particolarmente violente, motivo per cui il numero 9 azzurro sarà costretto ad utilizzare la mascherina protettiva al volto (una vera e propria “benedizione”) anche in occasione della prossima partita di campionato contro il Milan.
La gara contro la Lazio sarebbe dovuta essere l’ultima in cui Osimhen avrebbe indossato la sua speciale protezione, ma i colpi ricevuti durante il corso della sfida hanno allungato i tempi di recupero.
Dopo la partita contro il Milan, Osimhen sarà sottoposto nuovamente ad una tac di controllo: soltanto dopo si valuterà il da farsi.
La punta del Napoli, in ogni caso, ha dimostrato di non risparmiarsi neanche dopo una frattura multipla. Dal suo rientro in campo, l’attaccante ha accettato qualsiasi scontro aereo, dimostrando di non aver avuto nessun tipo di problema psicologico dopo il brutto infortunio dello scorso 21 novembre contro l’Inter. Ne ha parlato così il Mattino dopo il gol vittoria contro il Cagliari:
“Due gol di testa nonostante la mascherina protettiva che deve indossare per evitare ulteriori problemi allo zigomo rotto in occasione della partita contro l’Inter all’andata dopo uno scontro con Skriniar. Ma non ha paura Victor, il ragazzo che si danna sempre l’anima in campo per fare la differenza. Lo spinge un fuoco inesauribile, lo stesso che ieri sera lo ha accompagnato nel decollo decisivo per andare ad agganciare il pallone spedito a centro area da Mario Rui. Stacco imperioso e colpo di testa perfetto, quello che oramai sta diventando quasi la specialità della casa. Perché Victor non è certo nuovo a giocate del genere”.
Ben due gol di testa, dunque, per Osimhen dopo l’operazione: uno contro il Venezia, l’altro contro il Cagliari. Un dato che lascia intendere tutta la personalità e la resilienza del giovane attaccante azzurro.