Il Napoli di Luciano Spalletti affronterà il Milan nel big match del 28esimo turno di Serie A. Gli azzurri sono chiamati a vincere per migliorare ancora il ruolino di marcia e allontanare i rossoneri dalla lotta Scudetto. Alla vigilia della super sfida, Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa.
Partita che arriva al momento giusto? “Chi sta meglio non lo so. Noi stiamo al meglio possibile, poi sarà la partita a dire chi sta meglio tra noi e loro. Noi siamo al top”.
Napoli e Milan meritano lo Scudetto più delle altre? “Abbiamo avuto tanti infortuni, abbiamo dovuto rimettere a posto tante cose. La bravura dei calciatori si è contagiata anche delle qualità di distribuirsi nella staffetta di chi ha giocato. Noi possiamo avere anche l’idea di aver costruito la nostra forza su queste difficoltà. Però poi da un punto di vista delle altre situazioni non so rispondere. Devo fare i complimenti al Milan per il percorso che ha fatto Pioli per arrivare a questi livelli. Sono un club forte”.
Sensazioni? “Le mie sono buone. Gli altri non possono essere più motivati di noi. Stiamo mettendo su una bella storia, tutti inisieme e includo anche il pubblico. Ci stanno caratterizzando nel nostro essere napoletani. Penso che insieme a loro ci sia anche il nome, lo stadio e la benedizione di Maradona che ci fa diventare più forti. Con il nostro pubblico al nostro fianco ci sentiamo bene”.
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Spalletti: “Scudetto? Ci giochiamo le nostre chance”
Cos’è cambiato nel Napoli? “L’etica del lavoro fa la differenza. Dopo Cagliari si parlava male, ora si parla al contrario. Io dico che ci deve essere un modo di lavorare corretto, che fa la differenza. Poi si era parlato di cose misteriose, che si possono ancora avere e tirar fuori. Un po’ di nebbiolina aveva caratterizzato le forme di Insigne: non le aveva fatte scomparire, sono sempre state lì, nascoste. Poi lui le tira fuori. O vi posso fare l’esempio della determinazione della squadra di saper giocare a pallone e di poter essere più fisici e strappare qualche pallone pesante all’avversario”.
Si dice mai bravo da solo? “Io la mattina mi faccio sempre i capelli, non mi faccio la barba. A volte non mi piace la faccia che ho e torno indietro. Allora la metto a posto, mi guardo allo specchio e poi esco. Ma non devo essere bravo io, lo devono essere quelli che vengono al campo e non cambiano obiettivi e atteggiamenti qualsiasi cosa sia successa. Loro sono dei professionisti che fanno tutto e anche se qualcosa va male hanno qualcosa che gli brucia dentro. Come il Vesuvio e il nostro pubblico”.
Scudetto? “La parola la posso pronunciare sempre. Vogliamo giocarci le nostre chance, quelle che abbiamo. Sappiamo che ci giochiamo moltissimo e che abbiamo la possbiltà di rendere immortali le nostre carriere con una roba del genere“.
Conferenza Spalletti: “Napoli consapevole. Milan? Dobbiamo limitarli fisicamente”
Consapevolezza? “In quello che facciamo noi allenatori c’è di mezzo la disponibilità e la qualità di chi abbiamo davanti. Quando sono arrivato tutti voi dicevate che prima o poi avrei litigato con qualcuno. Poi ogni tanto bisogna dire qualcosa ai calciatori. Victor andava forte sugli avversari e si innervosiva, ora non lo fa più. La maturazione sta in questo. Le reazioni della squadra in campo nevrotiche o esageratre non ne vedo più. Vedo una squadra brava e consapevole ad accettare ciò che succede“.
Pericoli Milan? “Oltre alle giocate, all’intuito, al talento e al pallone, c’è bisogno di riempire la partita con più impatto fisico. Dobbiamo riempirla di noi stessi. Il Milan è una squadra forte, ha caratteristiche simili alle nostre. Dobbiamo fare attenzione all’uscita corta alternata all’uscita lunga. Portano palla al portiere e poi lui stesso va a cercare la profondità sugli attaccanti e ti ribalta l’azione. Ed è come quello che facciamo noi con Osimhen. Dobbiamo saper usare quest’arma e alternare le qualità di cui il calcio moderno ormai è pieno. Non basta più essere ordinati e stretti, ogni tanto bisogna sapersi allungare e aprire, andando a fare gli 1vs1 in campo aperto”.
Infortunati? “Lozano ci sarà. Lobotka si è allenato tutta la settimana, ci voleva la controprova e l’abbiamo avuta. Aver recuperato molti calciatori mi fa star bene“.
Elmas? “Gioca tra le linee, dietro la punta. Mi piacerebbe riuscisse anche a essere più produttivo quando gioca nei lati. Il futuro è dalla sua parte“.
Pioli intende batterla prima o poi – “Meglio poi che prima. Non sempre è meglio arrivare prima a certe cose“.