Sull’edizione odierna del Corriere dello Sport è stata pubblicata un’intervista al campione del mondo e vincitore del pallone d’oro Fabio Cannavaro. L’ex difensore ha rilasciato una serie di dichiarazioni anche in merito al campionato in corso e alla lotta per lo scudetto.
Di seguito un estratto delle sue parole:
“Pioli ha lanciato un messaggio vincendo contro il Napoli, ma per lo scudetto c’è ancora un gran lavoro da fare. Io continuo a pensare che, vista l’evoluzione della Juventus, sarebbe un errore madornale considerare Allegri escluso dalla lotta; e il Napoli, che ha perso l’altro giorno, rimane in corsa. È una sfida a quattro“.
“Il Napoli ha pagato la tensione? La grande attesa qualcosa ha tolto, però anche prima che cominciasse la partita dell’Olimpico si dicevano le stesse cose. Il calcio muta di settimana in settimana, ci sono picchi di rendimento e pause che non si possono prevedere“.
“In Europa rimaniamo indietro per una questione culturale. Bisogna riempire le partite di intensità e rimuovere quei vuoti costruiti intorno alle polemiche. Gli arbitri devono lasciar giocare come ha fatto Orsato in Napoli-Milan. E poi ci manca fisicità, quella che si trova in Inghilterra, Germania e anche in Francia“.
“Uomini scudetto? Il Napoli dipende da Osimhen, dalla sua capacità di orientare il destino con i suoi gol“.
Ha, infine, concluso la sua intervista parlando del capitano del Napoli. “Lorenzo non è piaciuto neanche a me contro il Milan, ma ha corso, eccome. Immagino, conoscendolo, che abbia voglia di staccarsi nel miglior modo possibile, non si risparmierà, non è nella sua natura, e anche stavolta si è sbattuto. Poi ci scappa una gara un po’ così, ma lui è lo stesso che la domenica precedente aveva impresso la svolta con la Lazio. Solo che talvolta ce ne dimentichiamo“.
Articolo modificato 8 Mar 2022 - 18:33