Nel corso della trasmissione Radio Goal, in onda su Radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto il direttore dell’are tecnica dell’Udinese Pierpaolo Marino. Egli ha anche ricoperto il ruolo di direttore generale del Napoli agli albori dell’era De Laurentiis, fra il 2004 e il 2009. Domenica ci sarà un incrocio con il suo passato: si giocherà infatti Napoli-Udinese. Di seguito quanto riportato dalla nostra redazione:
“Guardo con piacere questa crescita del Napoli, col compiacimento di chi ha seminato. Dissi che il Napoli era una balena in un acquario quando stava in serie c, così come dissi anche che stavo seminando per un giardino che avrebbe fiorito di fiori profumati e preziosi”.
Scudetto?: “Per rispetto di Napoli e i tifosi napoletani non dico nulla perché toccherebbero ferro, dico che ha il 33.3% che hanno le altre squadre. Escluderei la Juventus perché non è in forma”.
Nessuna squadra italiana ai quarti di Champions?: “È un dato che oramai consolidato, si verifica da qualche anno a questa parte. Sicuramente stiamo sbagliando qualcosa nell’allestimento delle rose per le competizioni europee. Io non vi partecipo quindi non voglio essere insegnante, ma credo che si tenga troppo in conto la necessità di partecipare alla prossima Champions piuttosto che quella di giocarla. La Juventus ha fatto pure dei sacrifici a gennaio, segno che la ciambella non è uscita col buco. I manager e gli allenatori dovrebbero pretendere rose costruite organicamente in maniera diversa“.
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Rigore concesso alla Roma domenica?: “Ho visto 10000 immagini e non sono riuscito a vedere questo fallo di mano. Quello che dovevo dire l’ho detto, mi ha dato molto fastidio tutti quei commenti di opinionisti per cui questo c’era, io dovrei cambiare occhiali allora. Siamo molto arrabbiati“.
C’è un problema Var?: “Si, è uno strumento che va difeso e protetto ma va stabilito un protocollo più ferreo e uniforme. Questo fatto che gli arbitri demandano la decisione al Var nonostante allo stesso tempo le disposizioni degli organi centrali dicano che bisogna lasciare spazio all’arbitro in campo fa creare un conflitto di interessi. Quello che è successo a noi non è da meno rispetto a quello di Torino”.
In che periodo è l’Udinese?: “Siamo in un periodo di autostima, veniamo da un periodo in cui abbiamo giocato con grandi squadre in modo competitivo, siamo consapevoli però delle difficoltà della partita di Napoli“.
Osimhen lo vorrei?: “Certo che lo vorrei, sposta gli equilibri in qualsiasi squadra, ma nel frattempo mi tengo Beto che nel breve periodo può regalare sorprese”.
Insigne?: “Penso a quando si allenava con la prima squadra e gli davamo un premio di 50-100 euro, si è meritato tutto per i sacrifici che hanno fatto lui e la sua famiglia. Evidentemente il suo manager gli ha portato una grande offerta, anche le bandiere non possono dire no ad offerte irrinunciabili“.
Cosa ci vuole per lo scudetto?: “Da dopo la partita con l’Udinese, dovrà essere super concentrato come se fosse in un ritiro premondiali, c’è solo un obiettivo. È uscita dalle coppe e potrà concentrarsi solo su quello. Non dovrà ripetersi l’errore dell’esaltazione nel percorso, cioè di fare una grande vittoria fuori casa e vedere l’aeroporto pieno, un po’ come successe dopo Juve- Napoli di quattro anni fa. Bisogna farli stare tranquilli“.
Udogie?: “Penso rimarrà ancora un altro anno da noi, piace un po’ a tutte le grandi squadre. Napoli su di lui? Lo sa il suo manager. Però il programma non è che parta quest’anno“.
Articolo modificato 17 Mar 2022 - 19:31