AMBROSINO NAPOLI PRIMAVERA – La corsa scudetto resta più aperta che mai per il Napoli, che dopo aver battuto l’Udinese dovrà sfruttare al massimo il periodo di sosta per gli impegni delle Nazionali per preparare al meglio la delicata sfida contro l’Atalanta.
Per i partenopei quella di Bergamo sarà una trasferta fondamentale, forse decisiva per le sorti del campionato. Nella stessa giornata andrà in scena anche il derby d’Italia tra Juventus e Inter allo Stadium, mentre il Milan ospiterà il Bologna a San Siro. Vincere per il Napoli significherebbe dare un chiaro segnale alle avversarie, e a sé stesso, per la lotta al vertice. Peccato che Spalletti dovrà rinunciare a vari calciatori per questa super sfida, su tutti a Victor Osimhen squalificato – in quanto diffidato – a causa dell’ammonizione (ingiusta) comminata in Napoli-Udinese.
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Star qui a rimpiangere l’assenza di uno dei centravanti più decisivi del campionato non serve però a nulla. Dunque meglio iniziare a pensare alle potenziali soluzioni da schierare in campo. Soluzioni che, purtroppo, saranno davvero poche per Luciano Spalletti. Già perché, oltre al già citato Osimhen, è molto probabile che il mister azzurro debba far a meno anche di Andrea Petagna alle prese con un infortunio muscolare. Difficile pensare che il centravanti possa tornare a disposizione, dunque l’unica prima punta di ruolo sarà Dries Mertens che partirà sicuramente titolare. Però in panchina non ci sarà un vero sostituto, a meno che stavolta non si decida di attingere dal serbatoio per antonomasia di tutti i club di calcio: il settore giovanile.
Soprattutto in attacco la Primavera del Napoli può vantare – così come non accadeva da anni – giocatori di buonissimo livello e che in futuro potranno far parlare di sé. Su tutti Giuseppe Ambrosino, centravanti della formazione allenata da Nicolò Frustalupi e autore di ben 14 gol nel campionato Primavera 1, di cui ne è il capocannoniere. La sua è una storia di riscatto e di reazione alle difficoltà della vita che abbiamo già avuto modo di raccontare, ma ciò che sta stupendo è la costante crescita fisica e tecnica di questo ragazzo di appena 18 anni.
Ambrosino non è solo il capocannoniere del campionato, ma è anche l’attaccante con la media gol per minuti giocati migliore dell’intero torneo. Infatti, prendendo in esame i dati relativi agli attaccanti che hanno realizzato almeno 10 reti, ci si accorge come la media del centravanti azzurrino sia impressionante. In 1506 minuti giocati è andato a segno 14 volte, per una media di un gol ogni 107 minuti, cioè quasi un gol a partita. Pazzesco.
Tra gli altri giocatori da segnalare c’è Marco Nasti, attaccante classe 2003 del Milan: ha una media di una rete ogni 108 minuti, ma i gol realizzati sono però 11. Tra gli altri centravanti di rilievo ci sono Lorenzo Di Stefano della Sampdoria (classe 2002, ndr) che ha siglato 12 gol, uno ogni 163 minuti. E ancora Ange Josué Chibozo, anch’esso classe 2003 che milita nella Juventus. I tifosi del Napoli Primavera se lo ricorderanno bene per la tripletta rifilata agli azzurrini poche settimane fa nello 0-5 maturato tra le due squadre a Cercola. Per lui 10 gol all’attivo in campionato, uno ogni 156 minuti. Infine da sottolineare anche l’attaccante della Roma, Voelkerling Persson, classe 2003 autore di 10 reti, una ogni 172 minuti giocati.
Attaccanti di un certo valore, ben conosciuti tra coloro che seguono assiduamente l’evoluzione del campionato Primavera. Eppure il migliore di tutti gioca nel Napoli. Ambrosino si sta conquistando le luci della ribalta a suon di prestazioni. Non a caso è stato convocato dal CT della Nazionale Under 19, Carmine Nunziata, per i match di qualificazione all’Europeo di categoria. Ecco perché pensare ad una convocazione in prima squadra non sarebbe utopia.
Anzi, proprio dall’Atalanta bisogna prendere spunto. La squadra di mister Gasperini ha perso Duvan Zapata per infortunio, attaccante di riferimento della Dea. Eppure ha saputo trovare risorse e forze nuove proprio attingendo dal settore giovanile. Contro il Bologna a realizzare la rete del successo – all’esordio in Serie A – è stato Mustapha Cissé, centravanti classe 2003 prelevato in estate da una squadra di seconda categoria pugliese (che raccoglie tanti ragazzi rifugiati) e aggregato alla Primavera. Una gran bella storia, ma chissà che la prossima da raccontare non possa essere proprio quella di Giuseppe Ambrosino.
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Pasquale Giacometti
Articolo modificato 23 Mar 2022 - 08:41