Sta facendo ancora discutere la squalifica di Osimhen. Il nigeriano è stato infatti ammonito da diffidato nell’ultima partita contro l’Udinese per un tocco con il braccio che però non doveva essere punito con il cartellino giallo: Osimhen infatti interviene in caduta e doveva, inevitabilmente, usare il braccio per mantenersi.
Questa squalifica rischia di pesare enormemente considerando la difficoltà della prossima partita, a Bergamo contro l’Atalanta. Qualcuno si è perciò chiesto se esistesse la possibilità di proporre ricorso, dato l’evidente errore dell’arbitro Fourneau.
Esiste solo una possibilità per avere Osimhen contro l’Atalanta
Nel corso della trasmissione Marte Sport Live, in onda sulle frequenze di Radio Marte, è intervenuto l’avvocato e esperto di diritto sportivo Edoardo Chiacchio, il quale ha chiarito che un ricorso per la squalifica di Osimhen sarebbe totalmente impraticabile.
Di seguito quanto riportato dalla nostra redazione:
“Le squalifiche per una sola gara non sono appellabili, lo afferma il codice di Giustizia Sportiva. Nel caso di specie trattasi di una recidività per somma di ammonizioni, parliamo quindi di un contenzioso impossibile. Nel momento in cui l’arbitro estrae il cartellino non può più revocare il provvedimento, neanche nel referto. Dal momento in cui è notificato il provvedimento non si può cambiare”.
“Il ricorso sarebbe stato possibile solo in caso di scambio di persona. Tra le altre cose bisogna anche porre in evidenza la circostanza che deriva dal fatto che la giornata singola di squalifica in assoluto è inappellabile. Si può utilizzare l’errore tecnico ma è necessario che l’arbitro si ravveda ma non ho mai visto un arbitro che ammettesse un errore nel referto. Una cosa assolutamente impraticabile, perché un arbitro che ammette l’errore difficilmente può andare avanti“.