Dal 2008 al 2018 sulla fascia destra del Napoli, 308 presenze e 23 gol in maglia azzurra. Reja, Donadoni, Mazzarri, Benitez e Sarri: Christian Maggio è sempre stato il perno portante e con il suo inchino è rimasto impresso nella memoria dei tifosi.
L’ex esterno azzurro ha rilasciato un’intervista esclusiva ai nostri microfoni in cui ha parlato del suo presente, il Vicenza, in Serie B, e il suo glorioso passato al Napoli, tra Scudetto e passione condivisa con i tifosi.
“La chiamata di Balzaretti è stata inaspettata. La mia idea era quella di dire basta al calcio giocato. Avevo già iniziato il corso da direttore sportivo e volevo intraprendere questa strada. Quando è arrivata la chiamata di Federico Balzaretti che mi ha chiesto di dare una mano alla società, vista la situazione un po’ complicata, ci ho pensato molto. Ma alla fine, vista anche la possibilità di tornare a casa dopo tantissimi anni, mi ha fatto dire di sì. Così ho deciso di intraprendere questa nuova sfida per portare entusiasmo al gruppo per cercare di raggiungere la salvezza insieme”.
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Christian Maggio, poi, si è soffermato sulla dolorosa mancata qualificazione dell’Italia di Roberto Mancini ai Mondiali in Qatar.
“Arrivare a giocare la partita contro la Macedonia è stata un terno al lotto. Purtroppo per la seconda volta siamo fuori dai Mondiali e per il calcio italiano non è una cosa positiva. Dispiace anche perché ci sono dei calciatori giovani che hanno avuto sicuramente qualche difficoltà visto che non hanno giocato molto e questo ha portato a non essere troppo preparati. È già la seconda volta che non andiamo ai Mondiali e ora questo deve essere un cambiamento importante per iniziare a credere molto più nei giovani italiani. Vanno valorizzati i nostri talenti”.
Nella storia di Christian Maggio, però, c’è un tatuaggio indelebile con lo stemma del Napoli, con cui sfiorò lo Scudetto nel 2018. E nel nuovo Napoli di Spalletti rivede un po’ del suo, ma spera che questa volta il sogno Scudetto si possa realizzare perché “squadra e città lo meritano“.
“Sotto certi punti di vista è un Napoli molto simile al mio. All’epoca ci arrivammo davvero molto vicini allo Scudetto. Quest’anno può certamente ambire al titolo anche perché le difficoltà dovute al Covid-19 e agli infortuni non hanno limitato le qualità della rosa e i risultati. A un mese e mezzo dalla fine del campionato il Napoli è lì a giocarsi lo Scudetto. Mi auguro che questo sogno si possa esaudire perché la squadra e la città se lo meritano davvero, perché lo attendono da tanti anni”.
“Zanoli lo conosco e ne parlano tutti benissimo. Quello che interessa di più è che sia giovane e italiano. Spero riesca a ricavarsi un po’ di spazio in un Napoli molto competitivo e che si sta giocando qualcosa di importante. In questo momento sarebbe perfetto affidarsi ad un giovane. A lui auguro il meglio e di fare davvero grandi cose. Spero che il Napoli, in generale, possa tirare su dei giovani talenti e di farli crescere nel miglior modo possibile per portare in auge un po’ di italianità che manca”.
L’unico “neo” nella carriera di Christian Maggio con il Napoli ha riguardato il famoso “mancato saluto” ai tifosi durante la sua ultima sfida al San Paolo, contro il Crotone.
“A livello calcistico un po’ tutto è indimenticabile. Quando abbiamo iniziato a girare per l’Europa in Champions. Così come riportare l’entusiasmo dopo tanti anni. E poi è indimenticato l’affetto dei tifosi nei miei confronti. Significa che qualcosa di buono l’ho lasciato e per me è davvero motivo di orgoglio e un onore”.
“Non lo so e non lo saprò mai perché non giocai. Ancora oggi è difficile da scoprire ma dal giorno dopo alla partita ho voltato pagina. Il giro di campo lo feci lo stesso con la mia famiglia e i miei bambini e questa è stata la cosa più importante. Poi sapere o non sapere perché quel giorno non è andata come doveva andare poco conta per me”.
“Lo spero, me lo auguro (ride, ndr.). Questa è l’idea che mi piacerebbe mettere in piedi ma tra il dire e il fare ci passano tante cose. Poi può succedere un po’ di tutto, l’importante è restare nel mondo del calcio”.
A cura di Salvatore Amoroso
Articolo modificato 29 Mar 2022 - 10:49