Il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, il responsabile sanitario Raffaele Canonico e la società sono stati deferiti dalla FIGC, come espresso nel comunicato di ieri, per non aver fatto rispettare la quarantena fiduciaria a tre giocatori del Napoli nel match contro la Juventus. I calciatori in questione sono Lobotka, Zielinski e Rrhamani, che furono schierati in campo quel 5 gennaio.
Il club azzurro, però, in quella data decise di agire in tal modo in vista della quarantena “soft” istituita dalla FIGC. Nel giugno 2020, infatti, la circolare n. 18584 del Ministero della Salute, diede il via libera alla cosiddetta “quarantena soft” per le squadre di calcio professionistiche. Tramite tale direttiva, in caso di una positività da COVID-19, è previsto l’isolamento del positivo e dei suoi contatti stretti e un test rapido per tutto il “gruppo squadra” nel giorno della partita per consentire ai negativi di prendervi parte, con ritorno in isolamento a fine gara.
In vista di Juventus-Napoli, quindi, la società partenopea agì in rispetto di tale norma che consente agli atleti di allenarsi e giocare.