ESCLUSIVA – Giulio Rosk: “Murales a Ponticelli parla di speranza, lo presentiamo domani con Cesare Cremonini. Napoli mi ha adottato”

Domani mattina a Ponticelli, quartiere a est di Napoli sarà presentato, in conferenza stampa, il murales di Giulio Rosk, in collaborazione con Cesare Cremonini. Il cantante ha commissionato l’opera all’artista siciliano per i bambini di Napoli, per parlare di speranza e di futuro.

In esclusiva ai nostri microfoni, l’artista Giulio Rosk ha raccontato l’opera che sarà svelata domani sotto gli occhi di Cesare Cremonini che si recherà in prima persona nel quartiere di Ponticelli.

“L’idea nasce lo scorso anno proprio con Cesare. Mi ha contattato e mi ha spiegato la sua idea. Voleva regalare del colore alle periferie delle città. Abbiamo subito trovato l’intesa, è stato fantastico. Abbiamo scelto tre città: Palermo, Roma e Napoli. Questa (Ponticelli, ndr.) è l’ultima data ma speriamo autorizzazioni per farne altre, questa è la nostra volontà. Io pensavo fosse uno scherzo all’inizio“.

Idea dei bambini è stata di Cesare?Lui mi ha contattato per il mio stile iperrealistico. A Napoli ho fatto anche un’altra opera insieme a Mirko Loste nel 2014-15, al Parco dei Murales. L’opera raffigura due bambini che giocano a pallone. Faccio iperrealisimo, l’idea è raccontare le periferie con uno sguardo al futuro e abbiamo coinvolto anche le scuole. Domani ci sarà la presentazione in cui verrà anche Cesare Cremonini che verrà a conoscere e salutare i bambini, anche Raffaele che è il bambino ritratto“.

Giulio Rosk Murales Napoli
Giulio Rosk Murales Napoli

Giulio Rosk: “Il murales parla di speranza: i bambini rappresentano la città di Napoli”

Giulio Rosk, già autore di un’altra opera a Napoli, ha parlato del progetto che ha iniziato circa 20 anni fa e ha svelato il motivo che l’ha portato a scegliere i bambini come soggetti principali.

Progetto?Parla di futuro e di speranza, soprattutto in questo periodo e di quello che vorrebbero i bambini nel proprio quartirere“.

Quanto tempo ci hai messo?Oggi è il settimo o ottavo giorno, ho iniziato lunedì scorso. Avevo già conosciuto Ponticelli e ricordavo bene l’accoglienza che ti dà Napoli. Sono di Palermo e abbiamo un calore simile ma quello che succede qui è magia. Siamo quasi stati adottati, siamo arrivati in punta di piedi ed è stato subito bellissimo“.

Scelta dei bambini come soggetti protagonisti?Nasce da un workshop, da un progetto. Dietro c’è la mia scelta stilistica. Qui viene rappresentato Raffaele che è la rappresentazione di questa comunità“.

Giulio Rosk Astori
Giulio Rosk Astori

Giulio Rosk: “Opera di Astori mi inorgoglisce”

La passione di Giulio Rosk si è tramutata in centinaia di murales in giro per l’Italia. L’artista palermitano ha anche disegnato il volto di Davide Astori, difensore e capitano della Fiorentina, scomparso prematuramente nel 2018.

Tu cosa vorresti? Vorrei tranquillità per tutti, davvero. Oggi ci troviamo in una situazione incredibile che leggeranno i nostri libri di storia. Vorrei serenità per tutti e soprattutto per chi ne ha bisogno“.

Come hai iniziato?Ora è un lavoro ma è nato come passione. Ormai sono 20 anni, ero piccolissimo. Ero un mezzo vandalo, imbrattavo le stazioni (ride, ndr.). Volevo essere un artista, ho perseguito il mio obiettivo e il mio presente e il mio futuro li vedo così“.

Opera su Astori?Gli ho dedicato un’opera che mi dà tanto orgoglio. Rappresentava una squadra e una città. L’opera è stata realizzata insieme ad un’associazione che si occupa di bambini con problemi oncologici e cardiaci nei paesi sottosviluppati. Lui era un volto di questa fondazione e dalle storie che ho sentito da amici e familiari so che era davvero un grande“.

A cura di Antonio Manzo

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