Il legale della SSC Napoli, Mattia Grassani, ha rilasciato un’intervista a La Repubblica, soffermandosi sull’inchiesta plusvalenze. Nella giornata di ieri è arrivata la notizia che la Procura FIGC ha chiesto per il presidente del club azzurro, Aurelio De Laurentiis, 392mila euro di multa per il Napoli e 11 mesi e 5 giorni di inibizione.
“Siamo molto sorpresi dagli ultimi sviluppi”, ha dichiarato Grassani nel corso della sua intervista. “Conosco nei dettagli l’operazione Osimhen, mi sarei aspettato delle richieste più miti, se non il proscioglimento. Sono perplesso davanti a richieste di sanzioni di assoluto rilievo per i dirigenti coinvolti, chiamati a rispondere per un’unica operazione che, per inciso, è l’unica di tutto il procedimento che non proviene dall’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Torino”.
Il Napoli già nei prossimi giorni sarà chiamato a rispondere e Grassani ha spiegato quella che sarà la strategia difensiva del club.
“Non si può scherzare sul valore di Osimhen”, ha aggiunto il legale. “Il Napoli lo ha preso per 72 milioni di euro e oggi, con la metà delle partite giocate, ne vale 100 se non il doppio. Il valore delle contropartita era di 20 milioni di euro complessivi, in linea con i prezzi di mercato di allora. La giurisprudenza, statale e sportiva, ha affermato sempre che non è possibile individuare criteri standard per le valutazioni dei calciatori. Soprattutto in casi come questi, in cui c’è un’operazione da un flusso di cassa di circa 50 milioni, condotta in maniera trasparente.
Il club partenopeo, poi, farà leva su un altro fattore: “Il Napoli non ha mai avuto necessità di realizzare plusvalenze fittizie, in ragione della pacifica solidità economica – finanziaria del club. Eseguendo anche le rettifiche proposte dalla Procura, abbiamo dimostrato che non c’è stato nessun beneficio concreto a bilancio”.
Articolo modificato 13 Apr 2022 - 13:27