José Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato a DAZN dopo la partita contro il Napoli. Tante dichiarazioni al veleno, queste le sue parole:
“Esultanza a fine partita? È arrivata perché durante la partita mi sembrava impossibile uscire di qua con un risultato positivo. Questo non perché la mia squadra non abbia giocato bene, perché anzi la Roma ha giocato benissimo, però avevo la sensazione che fosse molto difficile, quasi impossibile uscire dal Maradona con un risultato positivo. Quindi in quel momento l’ho festeggiato tanto: la mia squadra è stata fantastica.
Dopo la partita di giovedì, questa partita era molto in salita, ma i miei ragazzi hanno dimostrato grande forza, una condizione fisica e mentale impressionante. Volevamo di più, ma va bene così.
Mkhitaryan cambia le partite? Lui gioca sempre proprio per questo. Non è mai infortunato o mai squalificato, però oggi abbiamo pensato di risparmiargli altri 90 minuti e 12 chilometri. Il Leicester ha cambiato nove uomini nell’ultima partita. Noi abbiamo già 12 partite di Conference League alle spalle, ma ripeto che la squadra è stata fantastica. Non so come siamo riusciti ad uscire con un risultato positivo, per me è un orgoglio tremendo per questi ragazzi.
Ci sono squadre che giocano per vincere lo Scudetto. Noi no, però abbiamo il diritto di giocare per vincere le partite, anche se oggi mi è sembrato di no, che non avessimo il diritto di giocare per vincere. C’è stato qualcuno che diceva che il campionato si decide per gli errori dell’arbitro nei confronti delle tre squadre che lottano per lo Scudetto, ma io dico che si decidono anche per gli errori a favore.
Mi è sembrato che oggi fosse impossibile per noi vincere questa partita. Non voglio parlare troppo, però il signor Di Paolo, per non dire anche il signor Di Bello, in qualche momento della partita ho sentito un po’ di vergogna nell’essere lì.
C’era un rosso a Zanoli, poi nel primo tempo c’era un giallo che nel secondo tempo sarebbe stato doppio giallo. Poi il contatto su Zaniolo è rigore: sì che il portiere fa la parata prima, ma lui era lì e poteva segnare, era rigore. C’è molto di più, ma mi fermo.
Abbiamo giocato anche per i nostri tifosi, che oggi non c’erano, ma giochiamo anche per loro. Non possiamo lottare per vincere lo Scudetto, ma voglio avere il diritto di vincere le partite.
Lei ritiene che questo diritto le sia stato tolto? Sì, credo proprio di sì“.