1) Gioca bene e non vi sta bene, gioca male, figuriamoci. Piange e sono lacrime di coccodrillo, non piange e non ci tiene alla squadra. Si può sapere che colpe ha Lorenzo Insigne? Quella di essere napoletano forse?
2) Si può dire che Alessandro Zanoli è un giocatore bravo, interessante e di prospettiva ma che, al momento, non è all’altezza di Di Lorenzo e nelle ultime due partite, soprattutto negli aspetti difensivi, ha sbagliato tanto?
3) C’è un momento in cui il Napoli manda un messaggio forte e chiaro alla partita: 82′ escono Insigne ed Osimhen per Mertens e e Juan Jesus.
La squadra perde qualsiasi identità tattica e, allo stesso modo, rinuncia così ad attaccare nell’ultimo quarto d’ora. Conseguenze? Le conoscete già.
4) Da ieri sera sto sentendo parlare di mancanza di investimenti nelle strutture, nel settore giovanile, della sindrome da Stadio Maradona, di un mercato di gennaio in cui De Laurentiis avrebbe dovuto fare di più.
Troppo difficile pensare che questi elementi non possono essere portati come scusanti per le gare con Fiorentina e Roma e che sarebbe servito, semplicemente, giocare per più di 20 minuti a partita? E se il Napoli non ci riesce le colpe sono altrove?
5) Un solo punto in più rispetto al Napoli di Gattuso dell’anno scorso: sta girando ovunque questo dato che ci dice che, a prescindere dagli allenatori, la squadra si porta dentro un senso di incompiutezza e trovarne le ragioni diventa la priorità in ottica futura. A proposito di futuro: Kvaratskhelia ieri ha fatto due gol e un assist