Maurizio De Giovanni, noto scrittore, ha parlato a Radio Kiss Kiss Napoli durante la trasmissione “Radio Goal” dei cori discriminatori cantati in numerosi stadi d’Italia che prendono di mira Napoli e i suoi abitanti.
De Giovanni si è riferito in particolare ai cori insultanti intonati in più occasioni da parte di un gruppo della tifoseria della Salernitana nei confronti della città di Napoli e dei napoletani. Lo scrittore, indignato per tali manifestazioni d’odio, ha deciso per questo motivo di annullare l’evento di presentazione del suo ultimo libro nella città di Salerno. Di seguito quanto evidenziato:
“La cultura serve a migliorare i sentimenti e la nostra umanità. Non esiste che la cultura sia contaminata da un mal costume, dall’odio. Se le tifoserie trovano l’unico motivo di concordia nella contrapposizione alla nostra città, c’è un problema. Se una tifoseria di una città che condivide la nostra stessa storia, come quella della Salernitana, augura sciagure al nostro popolo e al nostro territorio, c’è un problema”.
“Com’è possibile che nessuno alzi la voce affinché questa cosa finisca?! Non capisco come sia possibile che ci sia questo odio e questo rancore nei confronti di una città con cui si condivide storia, cultura, tradizioni. I tifosi della Salernitana che augurano il peggio a quelli del Napoli sono assurdi, per me tutto ciò è davvero ripugnante. Tra l’altro se esplodesse il Vesuvio probabilmente il peggio lo subirebbero proprio gli abitanti di Salerno e provincia, quindi sono cori imbecilli e senza senso”.
“Quando abbiamo stigmatizzato lo striscione di Verona, con le coordinate di Napoli, le istituzioni veronesi e anche l’università di Verona mi hanno scritto personalmente scusandosi e dicendo che non si riconoscevano in quello striscione“.
“Quando a Bergamo Koulibaly è stato insultato, il sindaco di Bergamo, sul momento, ha chiesto scusa per i bergamaschi. Io purtroppo, a fronte di questi brutti cori di un popolo fratello, perchè sono fratelli nostri che si trovano a 40 km da noi, nonostante le sollecitazioni, non ho sentito nessuno, nemmeno chi avrebbe interesse che tutto in regione andasse univocamente. E questa è una cosa che mi rammarica molto“.