In campo per il presente e per il futuro. Così può essere riassunto il pomeriggio che attenderà Diego Demme, chiamato a un finale di campionato importante se vuole ritagliarsi uno spazio nelle gerarchie di Luciano Spalletti anche in vista della prossima stagione.
Il tedesco è il candidato numero uno a sostituire l’infortunato Stanislav Lobotka nel match odierno contro l’Empoli (fischio d’inizio alle ore 15:00). Un’occasione da non sciupare per l’ex Lipsia, reduce da una stagione sicuramente non fortunata e condizionata dall’infortunio al ginocchio d’inizio stagione.
E a pensare che a inizio anno Demme era il titolare designato da Spalletti, che in lui vedeva il “nuovo Pizarro” su cui costruire le fortune in mediana. Ma quando ci si mette il destino avverso, c’è poco da fare: quell’infortunio in amichevole in quel di Dimaro che ha drammaticamente cambiato le carte in tavola.
Da lì crebbe ancor di più l’impellenza di un rinforzo a centrocampo, che a fine campionato prese il nome di Frank Zambo Anguissa. Il camerunense si è dimostrato subito all’altezza e fin troppo intoccabile per gli equilibri. Il tutto mentre Demme era alle prese con l’affannoso recupero.
Inevitabile, dunque, un cambio di programma per il tecnico di Certaldo, che in questi mesi si è goduta anche l’esplosione di Stanislav Lobotka, ulteriore attenuante di una stagione che doveva avere tutt’altro copione per Demme, che fino a oggi ha timbrato venti presenze tra campionato e coppe, il più delle volte da subentrante.
“Non ho avuto tanto spazio ultimamente, ma sto lavorando duro: il mister sa che sarò sempre pronto se avesse bisogno di me”, aveva dichiarato il centrocampista in un’intervista recente a BILD. Quel momento è adesso: Spalletti ha bisogno di Demme, il perno annunciato del centrocampo che, paradossalmente, a distanza di mesi si gioca il proprio spazio nel Napoli che verrà. Se non è un dentro o fuori, poco ci manca.
Articolo modificato 24 Apr 2022 - 10:38