Nel post partita di Napoli-Genoa, ultima partita di Lorenzo Insigne davanti al suo pubblico, è intervenuto, ai microfoni di DAZN, Luciano Spalletti. L’allenatore degli azzurri ha parlato molto di Insigne, ma anche del futuro di Mertens e delle critiche ricevute dopo essersi fatti scappare lo Scudetto: Di seguito le sue parole:
“C’era un’aria bella, un sentimento bello di rendere onore a questa festa per Insigne. Nei primi venti minuti non siamo mai riusciti a uscire dalla nostra metà campo, sono stati molto bravi loro a venirci addosso. Poi quando hanno abbassato il ritmo siamo riusciti a far valere la qualità e a uscire nello stretto”.
“Con quelli che sono professionisti come lui, che sia è sempre allenato, è sempre arrivato per primo ad allenamento. Anche quando non lo facevo iniziare, entrava bene. Sono quei calciatori che ti fanno arrabbiare qualche volta, poi quando non ce li hai li rimpiangi”.
“Fa parte di quella cerchia stretta di calciatori che creano dal nulla la soluzione, fa parte dei prestigiatori del calcio. Come Del Piero, Baggio o Totti, quelli che tutti gli allenatori vorrebbero avere”.
“Danno fastidio le differenze. Ci sono squadre neanche in lotta per la Champions, che hanno rose pari alla nostra, che potrebbero essere più vicino ma sono distanti. Hanno fatto grandi partite, ormai le grandi sono otto, anche la Fiorentina ne fa parte. Noi con quello straordinario inizio ci eravamo ritagliati uno spazio importante, è dispiaciuto a tutti non rimanerci dentro”.
“Non bisogna cancellare quello che ha fatto questa squadra, è scorretto. Il mio dibattere anche in queste ultime settimane era per questo. C’è rimpianto e rimorso perché potevamo lottare fino all’ultimo, ma questa squadra ha fatto un grande campionato.
“Il morale dei calciatori dopo quelle brutte sconfitte come Empoli è quello che pesa di più. A nessuno interessa che poi abbiamo vinto tre partite con grandi squadre, partite bellissime, questo non è corretto”.
“Appena mi hanno detto che andava via già lo rimpiangevo. Bisogna andare a ritrovare la stessa qualità e le stesse caratteristiche. Come ho detto prima è uno che tutti gli allenatori vorrebbero”.
“Inisgne oltre che qualità tecniche, è bravissimo a fare gol. Gli si respira sulla pelle questa qualità. Oggi ha fatto una giocata dopo uno scambio non riuscito, in cui ha visto il portiere fuori dai pali”.
“Mertens secondo me rimarrà. Il presidente ci ha parlato, la differenza la faranno i soldi e le intenzioni di entrambe le parti. Conta quello per essere stimolati e contenti”.