L’allenatore della Napoli, Luciano Spalletti, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia dell’ultima giornata di campionato di Serie A, prevista domani alle ore 12.30 contro lo Spezia. L’occasione è stata utile per affrontare vari temi. Di seguito le sue parole:
Che Napoli sta venendo fuori e che prospettive sta maturando?
“È una domanda alla quale diventa difficile rispondere in questo momento, se non impossibile. La competitività di una squadra dipende da tanti fattori, per noi ci deve essere la capacità di rinnovarci perché questa squadra è un po’ a fine ciclo. Alcuni giocatori hanno il contratto in scadenza e altri hanno età avanzata. Dobbiamo saperci rinnovare restando competitivi, dobbiamo saperlo fare considerando anche un periodo di adattamento di eventuali giovani. Senza dimenticare che dovremo capire anche cosa faranno le nostre avversarie. Non si parte dalla differenza data dalla classifica di quest’anno, il prossimo anno si riparte tutti da zero e bisognerà essere bravi a prendersi quel vantaggio. Ci saranno squadre più competitive, come ad esempio la Fiorentina di Italiano. Il condominio si allarga, ci sarà un appartamento in più (ride, ndr). Non è scontato riuscire a far meglio delle altre 8 squadre, potremmo anche essere in condizioni di rimontare. Anche quest’anno l’abbiamo fatto, dimostrando di essere una squadra di alto livello”.
Questo post in breve
- 1 Spalletti si impone: “Koulibaly incedibile”
- 2 Calciomercato Napoli, Spalletti sul futuro e i rinnovi di Mertens e Ospina
- 3 Totti o Insigne… risponde Spalletti
- 4 Staff Napoli, Baldini ai saluti: Spalletti svela il motivo
- 5 Il rapporto con i tifosi e la “voglia” di vincere
- 6 La crescita di Osimhen e ancora sul mercato del Napoli
- 7 Svelati 5 titolari di Spezia-Napoli, Ghoulam capitano
Spalletti si impone: “Koulibaly incedibile”
Si incatenerebbe ancora per Koulibaly?
“Anche l’anno scorso si parlava di tante cessioni e poi non è successo. Provate a far finta di essere nelle idee di un allenatore che in squadra ha Koulibaly, come la pensereste? Per me è incedibile! È uno di quei calciatori disposti a dare una mano a tutti, ha la capacità di essere presente anche quando c’è di alzare il livello in base alla partita. Se trovi uno che va forte forte, lui va ancora più forte e alza il livello. Per me è incedibile, anche perché noi vogliamo fare un altro campionato di grande livello. Poi mi si dece ‘ne prendiamo un altro più giovane’, ma un leader come lui ci si diventa, anche attraverso l’esperienza passata in questa città”.
Ci sono dei punti fermi dal quale ripartire oltre Koulibaly?
“Conosco bene la società, la gestione sportiva, gli scout, vengono agli allenamenti, io ho fiducia in queste persone con cui parla, ma è altrettanto scontato che avremo bisogno di integrazioni di qualità di proporzioni uguali alle eventuali partenze. La competitività passa da squadre come la Juventus, che vorrà vincere il campionato, come l’Inter, il Milan, per cui servirà un adattamento e quindi qualità da mettere subito per reggere questi colossi”.
Calciomercato Napoli, Spalletti sul futuro e i rinnovi di Mertens e Ospina
Aggiungere forza fisica alla squadra, in quale reparto?
“È un discorso in generale. Oggi le squadre sono strutturate e ti vengono sbattere addosso. Per non farlo molte squadre partono dal basso e sono aumentare le verticalizzazioni dove si va a spallate. C’è forse l’esigenza di mettersi al passo coi tempi. Anguissa è un giocatore fondamentale per noi, ma il presidente ha già detto che lui è già stato riscattato. Per capirci, spesso ultimamente hanno giocato Mertens e Osimhen insieme, ecco: una cosa è se lo fai con Anguissa e un’altra se non ce l’hai”.
Il presidente ha detto che la permanenza dipende anche Koulibaly, sarà lui il prossimo capitano?
“Sono un allenatore fortunato. Sono spesso vicino a questi giocatori e sono convinto che anche la società sappia qual è il valore e quale sia l’importanza di Kalidou. Mi auguro ci sia la possibilità di trovare un punto di incontro, perché Koulibaly è un giocatore differente e per qualcuno come lui serve maggiore attenzione“.
Mertens e Ospina resteranno al Napoli?
“Quello che può diventare pericoloso di questo fine ciclo di alcuni calciatori è il fatto che abbiamo diversi leader di questa squadra sono a scadenza. Il capitano (Insigne, ndr) è andato già via a gennaio, ma lui ha dimostrato attaccamento e per questo lo ringraziamo, è stato eccezionale. Però perderli proprio tutti… ci vogliono anni per ricostruire questi leader. Dal punto di vista tecnico Mertens si è fatto valere e si è visto quando è sceso in campo, stesso discorso per Ospina. Sono calciatori che riescono a trasmettere qualcosa anche senza parlare, Ospina ad esempio parla poco, ma non è ha bisogno. Riesce a farsi ascoltare anche senza parlare e la società, credo, ne terrà conto”.
Di Lorenzo e Mario Rui saranno la continuità del Napoli?
“Altrimenti ce li mettiamo tutti sul mercato (ride, ndr). Questi calciatori qui non pensiamo possano andar via. Poi, dovesse andar via Ghoulam, un altro terzino sinistro lo dovremo trovare. Mario Rui ha giocato tantissime partite, una gestione che hanno solo pochi calciatori e campioni“.
Totti o Insigne… risponde Spalletti
Più peso specifico avuto da Insigne a Napoli o da Totti a Roma?
“Sono due calciatori fenomenali. Quelli per cui i bambini sognano di diventare calciatori, perché ci sono loro, non perché ci sono io in panchina. Sono anche quei calciatori che, se abbinano anche sacrificio e corse all’indietro, ti danno qualcosa in più. Poi cancellano tutto quello che hai preparato con una giocata e un colpo di genio.
Insigne non so se ha messo nei suoi pensieri cosa significhi svegliarsi a Toronto, o in qualunque altra parte del mondo, anziché Napoli. Sarei curioso di vederlo il primo giorno lì. Sono cose che per chi come lui che ha Napoli sulla pelle è difficile poi superare. Magari gli metteremo un quadro in stanza che guarderà al mattino”.
Staff Napoli, Baldini ai saluti: Spalletti svela il motivo
Se Fabian Ruiz resta e se ci saranno cambiamenti nello staff.
“Credo succederà poco sul mercato in generale. Contano molto le tempistiche e gli anni di contratto che ha ogni giocatore, ma non sono la persona adatta perché se ne occupano Giuntoli e il presidente.
Per quanto mi riguarda il mio staff, e qui si capisce che ha ricevuto un’indiscrezione, Baldini ha deciso di prendersi un po’ di tempo per capire se continuare o meno. Gli serve un po’ di tempo con la famiglia. Se decideremo di sostituirlo, ve lo diremo”.
Cosa farà dopo Spazia-Napoli e se porterà anche lei un quadro di Napoli.
“Il giorno dopo Spezia-Napoli tornerò in Toscana a casa mia, in campagna. Nella confusione cittadina non mi trovo benissimo, poi ho la famiglia a Milano. Ma casa mia è la campagna, mi fermerei pure a La Spezia, dove è nata mia moglie e due dei miei figli.
Quadretto di Napoli? Ho la fortuna di non portarlo perché ritorno tra qualche giorno. Tornerò tra una decina di giorni con mia moglie e mia figlia per passare qualche giorno al mare”.
Il rapporto con i tifosi e la “voglia” di vincere
Il ritorno dei tifosi allo stadio Maradona merito di Spalletti?
“I tifosi se son venuti di più allo stadio è per merito della qualità di gioco espressa dai calciatori, oltre che per l’amore per la propria squadra. I napoletani stanno male quando sono lontani dalla squadra, si avverte, vogliono giocarle le partite con il Napoli. Se si sono allontanati per un po’ è stato per un momento di rabbia. La squadra ha fatto tanto bene, ha pure la miglior difesa del campionato. Poi è chiaro che si voglia vincere e ribadisco che non aver lottato per lo scudetto fino all’ultimo ci dà fastidio. Ho provato anche a forzare parlando di gas a manetta, proprio perché avevo percepito che non tutti ci credevano fino in fondo. Forse per quello siamo anche andati fuori giri, ma lo rifarei perché era quello che andava fatto. Poi è chiaro che tutti vogliamo vincere, ma la domanda è: posso vincere? Dobbiamo essere tutti legati al modo di fare corretto le cose per vincere, altrimenti si rischia di cadere dal letto e svegliarsi dal sonno”.
La squadra non ha mai sofferto la fisicità delle avversarie, soprattutto guardando i risultati ottenuti in trasferta.
“Io non guardo solo i risultati, guardo anche altre cose. In alcune partite siamo stati costretti ad abbassarci molto e difendere bassi per poi ripartire. Invece la volontà è quella di stare alti perché vogliamo attaccare noi, restare in area di rigore diventa un rischio. Avere fisicità diventa fondamentale, basta vedere alcune partite. Metti una palla randellata e lì non conta la bravura, ma la stazza. Se uno ha 20 centimetri più di te ci fai poco.
L’Atalanta è un esempio, poi ha qualcuno piccolino ma che ha comunque forza. Per noi questo discorso vale per Lobotka, che non è un gigante ma difficilmente gli sottrai palla. Nella gestione è eccezionale e sa venir fuori da ogni situazione”.
Ancora sulla conferma di Mertens.
“Mertens ha fatto benissimo, ma noi abbiamo giocato bene anche senza di lui. Poi è chiaro che un giocatore forte come lui ti può dare una mano, anche per leadership. Mi ha presentato il conto e io lo pago, ripeto che ho detto che può restare. Credo che quando lo fai giocare dietro la punta non lo metti nella condizione migliore di rendere, ma quando calcia in porta è un cecchino infallibile. Sa dove mettere sempre la palla”.
La crescita di Osimhen e ancora sul mercato del Napoli
Quanto c’è di Spalletti nella crescita di Osimhen?
“Abbiamo scoperto tante cose alla fine, anche per vicinanza di partite e i tanti infortuni. Pensavamo di dover imbucare la palla, invece se gliela alzi è micidiale pure di testa. Dovevamo conoscerlo bene e sono convinto che farà tanti gol anche il prossimo anno”.
Mercato anche con giocatori di seconda fascia?
“Abbiamo toccato più tasti. Giuntoli e Pompilio guardano tutti i nostri allenamenti e sono sempre presenti, per capire cosa serve per completare la rosa. Di nomi ne abbiamo pronti un po’ per tutte le zone del campo, almeno 3-4 nomi, ma dipende anche da chi parte. Se faccio il nome di qualcuno, chi gioca ora nel Napoli in quella posizione crede che poi io ce l’abbia con lui. La squadra è già forte, ma ci faremo trovare pronti. Intanto Kvarastkhelia è stato già preso e la società è stata brava”.
Svelati 5 titolari di Spezia-Napoli, Ghoulam capitano
Cosa chiedo alla squadra domani per Spezia-Napoli?
“Chiedo quello che ho chiesto tutta la settimana, impegno al massimo. Non ci saranno Ounas e Lozano, poi il resto vengono tutti. Zanoli è stato convocato da Mancini e questo fa piacere a tutti nel Napoli, sottolinea anche la bontà degli allenamenti che ha fatto. Ha giocato poco perché davanti c’è un maestro come Di Lorenzo.
Formazione? No tutta no, magari 3-4 nomi ve li do. Mi date pure 5 nomi dello Spezia? (ride, ndr). Allora, Ghoulam gioca e sarà anche capitano. Gioca anche Zanoli, così come Petagna, Zielinski e Meret.
Volevo solo ricordare che dopo questa stagione qui, dopo 10 anni di Serie A, ho chiuso 9 volte in Champions League“.
Dopodiché Spalletti regala una bottiglia del vino da lui prodotto a tutti i giornalisti presenti in sala stampa.