In quella che sarebbe dovuto essere un tranquillo pomeriggio di festa, in cui entrambe le squadre avevano ormai ampiamente raggiunto i proprio obiettivi, i tifosi di Spezia e Napoli si sono scontrati tra loro, costringendo l’arbitro a sospendere la partita per qualche minuto.
Secondo quanto riferisce La Gazzetta dello Sport, si contano al momento quattro feriti, oltre a diversi steward che si sono fatti medicare allo stadio.
Tra i feriti c’è anche un tifoso azzurro che rischia di perdere alcune dita, poiché aveva tentato di rilanciare un petardo che gli è esploso in mano.
Ci saranno sicuramente anche indagini approfondite sul motivo della presenza al Picco di alcuni gruppi ultrà marsigliesi – da sempre avversi a quelli del Napoli – che lascia intendere anche una premeditazione.
Stando a Repubblica, si sono registrati scontri anche da prima dell’inizio della partita, con pietre a distruggere i vetri di alcuni pullman o di altre auto in sosta.
Dentro lo stadio, poi, partono cori contro Maradona, insulti e minacce da parte di entrambe le tifoserie. Iniziano ad essere lanciati bottigliette e fumogeni, poi alcuni ultras del Napoli scavalcano le barriere di plexiglas con alcuni bastoni in mano.
Marchetti, il direttore di gara, si accorge di tutto e sospende la gara, con i calciatori che provano a placare gli animi. Anche al termine del match le tensioni non finiscono, con l’assalto ad un pullman proveniente da Napoli e il tentativo di alcuni ultras di forzare il blocco delle forze dell’ordine.
La Digos è ora al lavoro per individuare i responsabili.