Kostas Manolas, ex difensore del Napoli e attualmente in forza all’Olympiakos, ha rilasciato un’intervista a La Repubblica, parlando in particolare del suo addio. Di seguito quanto evidenziato:
A Roma è andata meglio che a Napoli? Devo dire che a Roma ho ancora tantissimi amici: Totti per me è come un fratello, De Rossi uguale. Dal primo giorno mi hanno accolto benissimo, mi hanno fatto crescere.
A Napoli in realtà il primo anno con Ancelotti non era iniziato male. Poi, però, se non arrivano i risultati è naturale che i tifosi se la prendano soprattutto con i nuovi acquisti. Con Gattuso avevamo vinto la Coppa Italia, mentre l’anno dopo abbiamo mancato la Champions per una partita sbagliata. Durante la stagione poi ci erano mancati giocatori fortissimi come Osimhen, Koulibaly e Mertens.
“Addio? Chiedete a De Laurentiis. Volevo sentirmi amato”
Il motivo del mio addio? Chiedetelo a De Laurentiis. Ci sono stati alcuni problemi col club che, per rispetto dei miei compagni che sono ancora lì, non voglio dire.
Ritorno in Grecia? L’ho voluto fortemente. Volevo sentirmi amato dai tifosi e dalla società, sapevo che lì avrei trovato tutto questo.
Tante panchine al Napoli? Quest’anno ho vinto le prime quattro partite, poi sono stato messo da parte e non ho capito perché. Ho fatto un errore con la Juve, è vero. Ma non pensavo di meritare l’esclusione.
Ce l’ha con Spalletti? No, è una scelta tecnica. Luciano come allenatore non si discute, è tra i migliori che io abbia mai conosciuto, anche se il rapporto non è stato il migliore in assoluto. Con tutti gli altri allenatori che ho avuto il rapporto è stato sempre ottimo. Con Spalletti ci siamo comunque lasciati bene, salutandoci con affetto. Gli ho fatto il mio in bocca al lupo”.