Pochi minuti fa ai microfoni di Raffaele Auriemma nel corso della trasmissione Si Gonfia La Rete di Radio Marte è intervenuto Pantaleo Corvino, responsabile area tecnica del Lecce ed ex direttore sportivo di Bologna e Fiorentina.
Il direttore ha parlato soprattutto del suo ex pupillo, Federico Bernardeschi, lanciato ai tempi della Fiorentina e adesso in scadenza di contratto dopo la deludente parentesi bianconera.
Ecco le parole di Corvino:
“Per costruire tesori bisogna andare a toccare le cose con mano. Bisogna anche sbagliare, solo chi non fa non sbaglia.
Bernardeschi è un ragazzo che ho cresciuto da quando aveva 13 anni, si è poi formato nella Fiorentina diventando un protagonista, le sue capacità sono già riconosciute sotto tutti i punti di vista. Nel modello Napoli è un calciatore che può collocarsi o nella corsia esterna nel 4-2-3-1 oppure come trequartista, ha un grande tiro e fantasia. È un ragazzo che ha tante motivazioni nel fare bene dopo la Juventus.Ho un mio pensiero su Bernardeschi: quando hai un tecnico dove l’aspetto caratteriale non emerge a vantaggio di altre qualità, come la tecnica e la tattica, può sembrare che lo sforzo maggiore non venga fatto sotto l’aspetto psicologico.
Spalletti è un tecnico che fa calcio in un certo modo e Bernardeschi andrebbe a collocarsi in una soluzione tattica che ne esalti le qualità.
La famosa “cazzimma” viene trasmessa dai tecnici e Spalletti tende ad un’impronta più tecnica e tattica.
Quando il Napoli lottava per lo scudetto aveva lo stesso carattere di sempre, invece quelle sconfitte sono figlie di difficoltà fisica”.
Articolo modificato 27 Mag 2022 - 13:49