Carlo Ancelotti vince la quarta Champions League da allenatore e porta il Real Madrid a vincere la 14esima coppa della storia. Al termine della sfida contro il Liverpool, il tecnico dei Blancos ha analizzato la vittoria ai microfoni di Mediaset.
“Non so come dovete chiamarmi, non mi importa molto. Abbiamo vinto, siamo felicissimi e non ci sono troppe parole. La Champions League che abbiamo fatto è stata molto molto difficile e paradossalmente le difficoltà minori le abbiamo vissute oggi”.
Quarta Champions da allenatore? “Sono stato bravo (ride, ndr.), aiutato dai calciatori. Ne ho vinte 2 con il Milan e 2 qui, è bellissimo. Tutte hanno un sapore speciale, dalla prima col Milan alla decima con il Real che ha spezzato la maledizione fino ad oggi. Questa è stata sorprendente per tutti, anche per quelli che dicevano che non avremmo vinto“.
Ancelotti: “Milan e Real Madrid nel cuore”
Partita? “Siamo usciti bene palla al piede ed è su una di queste azioni che abbiamo segnato“.
Quando hai pensato di poterla vincere? “Quando siamo saltati fuori dalla partita col City abbiamo capito che si poteva fare. Oggi è stata difficile ma dopo il City le possibilità sono aumentate notevolmente“.
Benzema? “Io credo che la differenza grande che ha fatto questa squadra non è nell’individuale ma nel collettivo. Abbiamo giocatori molto giovani e quelli con molta esperienza. E i giovani fanno bene perché prendono esempio da Benzema che è ancora umile e dedito al lavoro. Poi oggi ci hanno aiutato anche i miracoli di Courtois“.
Milan o Real Madrid? “Sono le 2 squadre che amo di più. Mi dicono che faccio parte di una vecchia generazione, il calcio è cambiato. Ma il calcio non cambia se sono i calciatori a fare la differenza“.
Liverpool? “Rispetto molto questo avversario, è molto competitivo e lo sarà anche per il futuro. Siamo 2-2 storicamente, faremo la bella“.