L’ormai ex capitano del Napoli, Lorenzo Insigne, è volato a Toronto per iniziare la sua nuova avventura con il Toronto FC. Insigne è ora impegnato nella consueta conferenza stampa di presentazione.
Di seguito le prime parole di Insigne da giocatore del Toronto:
“Ho visto la partita tre giorni fa, è stato uno spettacolo. Non vedo l’ora di mettermi a disposizione dei miei compagni e del mister, sto male quando non gioco e non posso dare il mio contributo. E’ la prima volta che faccio una conferenza del genere, spero vada tutto bene. Siamo da pochi giorni qua, ma la città ha fatto un’ottima impressione a me la mia famiglia, la gente e la qualità di vita. Ci piace tantissimo, sono un po’ emozionato perché non sono mai stato così lontano da Napoli. E’ stata dura lasciare Napoli, ma è questa la vita. Abbiamo fatto una scelta di vita anche per i miei figli, spero che possano avere un grande futuro”.
“Ho parlato con il presidente quando ci siamo incontrati, mi ha fatto una grande impressione lui come persona e la storia del club. Tanti pensano che sono arrivato qui per soldi, ma è stata una scelta in primis per mia moglie e i miei figli. E’ una sfida molto importante per me ora puntare a far vincere la prima Champions al club”.
“Ho parlato con Michael Bradley. Mi può aiutare tantissimo perché parla anche italiano. E’ un grande giocatore, ci ho giocato contro qualche volta. Sta sempre nella posizione giusta ed è un vero leader e capitano”.
“Ringrazio presidente e società per avermi dato quest’occasione. Non mi piace parlare tanto, ma lascio al campo giudicare che giocatore sono. lo ho giocato 10 anni a Napoli e vinto un Europeo con l’Italia, sono abituato alle pressioni”.
Il fatto che Giovinco abbia giocato qui è stato decisivo nella tua scelta? “Non mi ha condizionato, ho accettato volentieri perchè volevo una nuova sfida. Il fatto che Giovinco abbia giocato qui non mi ha condizionato. Siamo due giocatori diversi. Lui ha dato tanto a questo club, e io farò altrettanto. Lui qui ha vinto e spero di poter dare il mio contributo per tornare a vincere il campionato”.
Hai mai seguito la squadra in passato? “Io seguo il Toronto da quando ho firmato, mi ha fatto una buona impressione, ci sono giovani con buone potenzialità e giocatori con ottima esperienza come Osorio e Bradley. Non vedo l’ora di andare sul campo e aiutare la squadra”.
“Dal primo giorno mi sono sentito a casa. Napoli è lontana, ma sono molto contento. Senza giocare mi sento amato e questo è motivo d’orgoglio per me. Voglio, però, farmi amare dalla gente per i gol e le mie giocate. Sono un attaccante, ma tutti sanno che mi sacrifico tanto anche per la squadra e voglio aiutare il più possibile”.
Sei un campione maturo, ma hai delle preferenze sul ruolo? “A me piace giocare a calcio, però se devo scegliere scelgo esterno sinistro perchè è il mio ruolo naturale. Poi sceglie il mister, non ho problemi. Possi giocare anche in porta se vuole, anche se non ho il fisico (ride ndr.)”.
Hai ricevuto altre offerte? Perchè hai scelto Toronto? “Offerte concrete no, anche perchè ero ancora sotto contratto con il Napoli. Ti ripeto non sono vecchio e potevo stare ancora in Europa. La priorità era però scegliere il meglio per la mia famiglia. Dopo 10 anni a Napoli, dove ho dato tutto e le sconfitte fanno ancora male, avevo voglia di una nuova sfida. Andare in un top club europeo o venire qui non cambiava nulla. Sento tante persone che dicono che giocare in America non è calcio. Io non sono d’accordo, altrimenti non sarei qui. Questa per me è una sfida, la società ha investito tanto su di me e li ringrazierò sempre. Voglio ripagarli portandoli a vincere qualcosa di importante“.
Articolo modificato 28 Giu 2022 - 09:47