Il diktat di quest’anno in casa Napoli è chiaro: tagliare il monte ingaggi per ritornare ad avere bilanci solidi e sostenibili. Il bilancio della stagione 2020/21 ha visto il club partenopeo in perdita di 59 milioni di euro, con la voce costi a pesare maggiormente, a causa dei 134,7 milioni di euro di stipendi.
L’obiettivo di De Laurentiis è chiaro: considerando i ricavi generali diminuiti a causa del Covid, la società ha l’esigenza di abbattere di circa il 30% il monte ingaggi (circa 30 milioni, ndr). L’addio di alcuni calciatori arrivati a fine contratto ha già aiutato in tal senso, ma la domanda che ora i tifosi si pongono è: il taglio avvenuto basta o sarà necessario fare altri sacrifici?
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Andiamo con ordine. Bisogna dire, anzitutto, che l’opera di ridimensionamento dei costi è già partita all’inizio di questa stagione. Il totale degli stipendi del parco giocatori della prima squadra era di 100, 84 milioni di euro lordi, da questa somma vanno detratti gli stipendi lordi dei calciatori che hanno visto scadere il loro contratto il 30 giugno: Lorenzo Insigne (8,51mln), Dries Mertens (8,33mln), Kostas Manolas (7,40mln; sostituito da Axel Tuanzebe a gennaio al quale il Napoli ha versato 1mln di stipendio in 6 mesi), Faouzi Ghoulam (4,44mln), David Ospina (2,59mln) e Kevin Malcuit (1,48mln). Ovvero un totale di 32,75 milioni di euro: abbastanza per poter dire che l’obiettivo di abbassare il totale degli ingaggi di circa il 30% sia stato ampiamente raggiunto, con la somma attuale che si attesta a 68,09mln.
Va però detto che il Napoli si è liberato di giocatori importanti che andranno sostituiti, non a caso il club ha già chiuso alcuni acquisti, che faranno nuovamente aumentare la voce stipendi. Tra i nuovi arrivi c’è Mathias Olivera, arrivato dal Getafe per 15 milioni e guadagnerà circa 1,3mln più bonus (circa 1,6mln lordi) fino al 2027. Per Khvicha Kvaratskhelia gli azzurri hanno sborsato 10 milioni di euro per strapparlo alla Dinamo Batumi, con un ingaggio da 1 milione più bonus (1,25mln lordi). Infine c’è da considerare il riscatto di Frank Anguissa dal Fulham: lo scorso anno il camerunese era arrivato in prestito con parte dell’ingaggio pagato dalla società inglese (1,3 milioni sul totale di 3mln, con lo stipendio di 2,23mln lordi che ha pesato sul bilancio del Napoli). Il costo del cartellino è stato di 15 milioni mentre il giocatore ha firmato un contratto da 3 milioni (3,93mln lordi grazie al Decreto Crescita).
Un totale che ci porta intorno a poco meno di 7 milioni lordi da aggiungere ai 68,09mln di cui sopra, per un totale di circa 75 milioni di stipendi. Cifre che confermano come il Napoli abbia effettuato un robusto taglio agli stipendi, ma che probabilmente non basta, considerando che il club dovrà ancora sostituire Mertens (se non rinnova si parla di Deulofeu), ma anche Ospina (probabile l’arrivo di Sirigu) e Tuanzebe (al suo posto dovrebbe arrivare Ostigard). Tutti calciatori che andrebbero, comunque, a non impattare troppo sul bilancio, visti gli ingaggi non troppo alti.
Eppure, come detto, i tagli approntati potrebbero non bastare per raggiungere l’obiettivo prefissato dalla società (taglio di circa 30 milioni sugli stipendi, ndr). Dunque quale potrebbe essere la soluzione? Semplice, sacrificare sul mercato quei calciatori che attualmente non rappresentano pedine intoccabili per Luciano Spalletti, sostituendoli con giocatori ugualmente capaci ma meno costosi.
I principali indiziati alla cessione sono dunque Diego Demme (stipendio lordo da 3,28mln) e Matteo Politano (ingaggio da 4,07mln). Non a caso per sostituirli si pensa a giovani molto interessanti e di prospettiva, con ingaggi decisamente contenuti: Svanberg (stipendio da 500mila euro netti al Bologna) e Solbakken (il Napoli pare disposto a proporre un ingaggio da 800mila euro netti). Calciatori che non farebbero rimpiangere chi è sul piede di partenza ma che soprattutto farebbero respirare il monte ingaggi.
Da non dimenticare che sul mercato potrebbero partire anche giocatori come Andrea Petagna (ingaggio da 3,33mln lordi) e Adam Ounas (2,96mln lordi). Calciatori non indispensabili e che oggi il Napoli può sacrificare in favore di giocatori considerati più importanti, come ad esempio Mertens, Koulibaly e Fabian Ruiz, ai quali potrebbero essere proposte offerte migliori per i rinnovi dei contratti; oppure in favore di sogni (o follie) di mercato come Dybala. Infatti sognare grandi acquisti per il Napoli non è impossibile, purché i conti tornino ad essere in regola.
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Pasquale Giacometti
Articolo modificato 6 Lug 2022 - 09:46