Federico Bernardeschi, svincolatosi a fine giugno dalla Juventus, è diventato da qualche giorno un nuovo calciatore del Toronto, raggiungendo così in squadra i napoletani Insigne e Criscito.
Al termine della passata stagione, lo stesso De Laurentiis aveva confermato un forte interessamento del Napoli per il centrocampista della nazionale, svelando di averlo addirittura trattato personalmente, prima di confrontarsi poi con Spalletti e non ritenerlo un valido rinforzo per il reparto offensivo azzurro.
Oltre al Napoli, sull’ex viola erano diverse le squadre interessate, sia in Italia che in Europa, ma a prevalere è stata la volontà del calciatore, deciso a mantenere la parola data ai canadesi e a vivere una nuova esperienza.
A non far decollare la trattativa, anche la volontà di Luciano Spalletti, che non lo considerava come possibile titolare e avrebbe costretto Bernardeschi a doversi mettere nuovamente in discussione.
Nel corso di un’intervista rilasciata a “La Gazzetta dello Sport”, chiamato a commentare l’interessamento del Napoli, ha così riposto: “Mi hanno cercato in Italia, soprattutto l’Atalanta. Ringrazio tutti, in particolar modo Gasperini e il direttore sportivo del club nerazzurro che mi volevano fortemente a Bergamo“. Nessun ringraziamento speciale invece per gli azzurri, tra i primi a cercarlo, e la conferma di una trattativa mai effettivamente decollata.
Bernardeschi-Napoli: i retroscena dell’entourage
A fornire ulteriori retroscena sulla trattativa tra il Napoli e Bernardeschi, ci ha pensato Andrea D’Amico, agente ed intermediario degli affari Toronto–Insigne–Bernardeschi, che intervenuto ai microfoni di Radio Marte ha così commentato le due operazioni:
“Ho portato al Toronto due campioni d’Europa oltre a Criscito.
Quanto il Napoli ha provato a prendere Bernardeschi? Non lo so di preciso perché io ho curato l’operazione per portarlo a Toronto per conto della società. Sapevo che era una cosa che non poteva avere grossa competizione. Non mi sono mai preoccupato delle offerte delle italiane. L’offerta non avrebbe mai potuto essere pareggiata dalle italiane.
Non c’erano perplessità sulla scelta, è stato un contratto dove si dovevano mettere a posto tanti punti. Lui era già venuto quasi due mesi fa a vedere tutto. Io penso che la sua scelta l’abbia fatta due mesi fa quando è venuto qui. Non sono mai stato preoccupato che non si chiudesse l’affare qui a Toronto.
Insigne? Speriamo di vederli tutti e tre in campo i nuovi acquisti. Sarebbe bello vederli debuttare insieme. Lorenzo ha avuto un piccolo problema al polpaccio che lo ha tenuto fuori fino ad ora”