Dopo le partenze di Lorenzo Insigne e Kalidou Koulibaly, al Napoli mancava un capitano. Secondo quanto riferito da Luciano Spalletti, nel corso del ritiro di Dimaro, la scelta della squadra è ricaduta su Giovanni Di Lorenzo.
Il terzino azzurro, campione d’Europa con l’Italia di Mancini, sarà quindi il nuovo capitano dei partenopei. Nel corso dell’intervista rilasciata al quotidiano Il Roma, Di Lorenzo parla di questa nuova responsabilità e prova a tracciare una strada per il nuovo corso del Napoli.
DI seguito le parole del nuovo capitano azzurro:
Allora come ci si sente da capitano del Napoli? “È una bella responsabilità. Ma me la prendo volentieri. Sono contento di questa fascia. Adesso sta a me dimostrare di essermela meritata”.
Si aspettava dopo l’addio di Insigne che il testimone passasse a lei? “All’inizio non ci pensavo perché sarebbe stato Koulibaly il successore di Lorenzo. Di solito, poi, il capitano diventa il più anziano del gruppo. Però quando il mister me lo ha comunicato sono stato contentissimo. I miei compagni hanno dimostrato tanta fiducia in me. Adesso ho un dovere in più”.
Come cambia il gruppo senza i big come Insigne, Mertens, Ospina, Koulibaly e Ghoulam? “Quando in una rosa di 23/24 persone vanno via 6/7 è una buona percentuale. All’inizio qualche sofferenza c’è stata ma grazie ai nuovi e ai giovani che sono tornati si è iniziato subito a respirare un’aria positiva. Sta nascendo un nuovo Napoli. È vero che abbiamo perso dei giocatori forti ma ne sono arrivati altrettanti bravi”.
Che impressione ha avuto con i nuovi acquisti? “Molto bella. Al di là dell’aspetto di campo proprio come ragazzi sono tutti bravi. Si sono subiti integrati. Dovremo portare l’ottima atmosfera che viviamo nello spogliatoio in campo”.
In difesa è stato preso il sudcoreano Kim. Si sta integrando? “Benissimo. Il video del ballo è diventato virale. Oltre ad essere un giocatore forte è un ragazzo perbene. Magari è arrivato a fari spenti ma li può accendere sul campo. Non dimentichiamo anche Ostigard come rinforzo. E a sinistra è stato preso pure Olivera”.
Questo post in breve
Che reparto arretrato sarà senza Koulibaly? “Kalidou sappiamo tutti quanto sia stato importante e dominante nella nostra difesa. È un numero uno. Ma ci sono dei sostituti che sapranno essere all’altezza. Ricordo che l’anno scorso quando c’è stata la Coppa d’Africa hanno giocato insieme molto spesso Rrahmani e Juan Jesus e non sono andati male. Lui è il comandante ed insostituibile ma penso che possiamo fare bene con i nuovi arrivati”.
Che attacco sarà senza Mertens ed Insigne? “Abbiamo perso dei calciatori bravissimi che hanno fatto la storia del Napoli. Ma la davanti ce ne sono tanti che possono essere degli ottimi sostituti. Kvara è entrato subito nei meccanismi di Spalletti. Salta l’uomo come dei birilli e sicuramente saprà farsi apprezzare dai nostri tifosi. Non dimenticherei Lozano e Politano sulla corsia destra. E poi c’è Osimhen. Un goleador straordinario. Secondo potremmo fare molto bene”.
Lei che è partito molto dal basso ed è riuscito ad arrivare a traguardi storici, potrà essere un ottimo esempio per i tanti giovani che ci sono nel Napoli e per chi arriverà… “Mi creda, non pensavo di arrivare a fare il capitano del Napoli. Però mi consenta di dire che la fascia l’ho conquistata con il lavoro. Tocca a me e agli altri leader guidare questi giovani. Portano un’atmosfera nuova. Hanno voglia di dimostrare di poter essere da Napoli”.
Spalletti è sicuramente l’arma in più del Napoli. Come lo ha ritrovato dopo le vacanze? “Il mister è bello carico. Stiamo lavorando veramente bene. Abbiamo fatto un bel ritiro. Siamo pronti per la prima partita. È molto motivato”
Come si passa da attaccante chiamato Bati-gol ad uno dei migliori terzini al mondo? “Beh, ho fatto un bel salto all’indietro (sorride). Come tutti i bambini che si avvicinano al calcio volevo segnare. Ma a quanto pare il mio futuro era un altro. Ed è stato meglio così”.
Quanto brucia non poter andare al Mondiale? “Tanto. Secondo me ce ne renderemo conto quando si disputeranno. A vederli da casa sarà brutto. Però dalle sconfitte si riparte. Così come è stato fatto prima di vincere l’Europeo”.
Lei è un leader anche in Nazionale. Tutti si ricordano quando decise di far capire all’Argentina in amichevole che era il caso di finirla di fare i fenomeni. E ci andò di mezzo Messi… “Eh sì. Con il risultato al sicuro c’erano dei comportamenti in campo che non mi piacevano. Nel calcio è ammesso tutto ma non certi tipi di atteggiamenti. E ricordate tutti come andò l’azione…”.
In questi giorni di calciomercato sono tornate di moda le griglie. I cosiddetti esperti hanno posizionato il Napoli fuori dalla zona Champions… “Personalmente non credo molto alle griglie. Sarà il campo a determinare le posizioni. Ma assicuro a tutti che è uno stimolo in più per noi per smentire queste famose griglie. Ricordo che l’anno scorso il Milan non veniva molto considerato e alla fine il campo lo ha decretato campione d’Italia”.
Che sensazioni ha per l’esordio di Ferragosto in casa dell’Hellas Verona? “Positive. Abbiamo lavorato bene. I nuovi si sono inseriti. Siamo pronti. Non vediamo l’ora di metterci in gioco e dimostrare quanto valiamo sul campo”.
Se la sente di fare una promessa alla piazza? “Certo. Noi ci siamo. Vogliamo regalare tante gioie alla nostra gente. All’inizio si respirava un po’ di dispiacere per le partenze importanti. Ma come ho già detto c’è un gruppo che ha voglia di fare bene. Si devono fidare di noi. Ci siamo. Sarà il campo a determinare il nostro percorso. Siamo forti e vogliamo dimostrarlo”.
Articolo modificato 11 Ago 2022 - 14:12