“Come sempre, sono dei maleducati!”, Spalletti accusa i tifosi della Fiorentina!

Il Napoli non va oltre il pareggio contro la Fiorentina. Al Franchi termina 0-0, ma gli azzurri hanno sprecato diverse occasioni per portare a casa i tre punti.

Spalletti Fiorentina Napoli
Luciano Spalletti Fiorentina-Napoli

Nel post partita, Luciano Spalletti ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di DAZN dove ha analizzato il match appena concluso a Firenze.

Di seguito le sue parole:

È successo qualcosa con i tifosi della Fiorentina? Parliamo della partita, avete voglia di parlare della partita. Si sa che offendono dall’inizio alla fine. Volete sapere cosa dicono? Con dei bambini vicino, sono di una maleducazione incredibile. Continuano a ripetere “la tua mamma”, ma la mia mamma ha 90 anni. Dietro la panchina sono dei maleducati professionisti”.

“Palle lunghe ne abbiamo giocare tantissime. Osimhen non riesce a gestire le palle lunge dalla linea difensiva. Loro rompono con un centrale e vengono a prenderti sul centrocampista. Fanno uomo contro uomo. C’era da giocare nello stretto, ma siamo stata poco bravi a farlo. Dovevamo giocare con più qualità. Abbiamo perso troppi palloni”.

Kvara deve trovare delle alternative? “Kvara ha giocato sotto livello. Si è interista dito nel portare palla. Ha pagato un po’ di fisicità e stanchezza”.

Con Raspadori, il Napoli avrà un’evoluzione? “Cambia sicuramente qualcosa. È entrato bene. Ha creato questo movimento che ci permettesse di trovarlo nelle linee. È stato sfortunato in un paio di occasioni dove il tiro non gli è partito forte come voleva. Non ha problemi nel gestire la palla perché ha un baricentro basso”.

Ronaldo? “Non ho tempo per pensare ad altre cose. Ho una squadra ancora da far carburare perché nonostante le sostituzioni non siamo riusciti a dare l’impulso che volevamo.

La società ci pensa? “Da quando sono arrivato sono tutti sul mercato. Se una società arriva con 100 milioni, per me, è difficile rifiutare”.

Quest’anno hai più soluzioni? “Secondo me avete fatto male i conti. È andato via Petagna è arrivato Simeone, è andato via Mertens è arrivato Raspadori. Quelli che sono andati, sono stati sostituiti quindi i giocatori sono gli stessi tali e quali. Le situazioni mi permettono, certamente, di avere qualche possibilità in più. Però poi bisogna ritrovare il blasone, l’esperienza che abbiamo perso con quello che sono persi. Quelli che sono arrivati sono più freschi e forse più motivati. Questo per me è più stimolante”.

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