“Arbitraggio all’inglese” che belle parole.
Tutti a lamentarsi dei ritmi della Serie A, delle continue interruzioni arbitrali, dello scarso appeal televisivo all’estero e, di conseguenza, di un campionato livellato sempre più in basso.
Si prova ad intervenire dove possibile e neanche va bene.
Come? L’Associazione Italiana Arbitri, per la nuova stagione, ha dato come direttiva quella di fischiare meno, evitare i “falletti” e dare più continuità alle azioni di gioco in nome dello spettacolo.
Marinelli da Tivoli ci ha provato e ci è riuscito alla grande questa sera durante Fiorentina Napoli, gara maschia, con continui contrasti ed interventi ai limiti della sanzione.
Una gara perfetta quella dell’arbitro, anche sul gol annullato ad Osimhen.
Ma non è piaciuto praticamente a nessuno: allo stadio fischiato – è un eufemismo – da chiunque, tifosi viola e azzurri.
Non è piaciuto ai calciatori e agli allenatori, continuamente a protestare.
Se si invoca un cambiamento bisogna accettarne le conseguenze ed apprezzare anche coloro che provano a metterlo in atto, a prescindere dalla faziosità e dall’attesa del risultato.
Non sappiamo se l’Italia è pronta a tutto ciò. Forse più semplice e facile lamentarsi soltanto.
Articolo modificato 29 Ago 2022 - 10:23