Le vie di mezzo, strade sconosciute al tifo napoletano

Partita che lascia un amaro in bocca difficile da togliere anche mangiando cento caramelle. Così si può descrivere il pareggio di ieri sera tra Napoli e Lecce. Se il risultato di Firenze poteva essere giustificato e non doveva far scattare allarmismi inutili, l’1-1 contro i salentini è da criticare con forza. Il Napoli ha imparato sulla sua pelle come questi punti persi tra le mura amiche contro le piccole possono far davvero male a fine campionato (Empoli e Spezia insegnano): la vittoria al Maradona contro una neopromossa era d’obbligo. E invece così non è stato.

Eppure, il tifo napoletano non ha esitato un attimo e ha subito deciso di buttarsi giù. Una reazione a dir poco esagerata per una squadra ancora in fase di rodaggio. Ma forse questo punto non è stato colto.

Le vittorie convincenti con Verona e Monza hanno fatto esaltare in maniera eccessiva la piazza: si è passati in poco tempo dal “Napoli scarso, non arriverà tra le prime quattro” a causa del mercato non ritenuto all’altezza, al “Napoli da scudetto” per due vittorie contro due squadre modeste e tre nuovi acquisti. Entusiasmo sconsiderato.

Adesso, invece, riecco il pessimismo. Due pareggi con Fiorentina e Lecce hanno fatto cambiare repentinamente l’umore del tifo partenopeo che si è gettato in un lago di disperazione e rassegnazione.

Napoli Lecce
Napoli Lecce (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Così come la squadra, non si sono salvati nemmeno i singoli da questi sbalzi d’umore. I due uomini chiave di inizio stagione sono stati sicuramente Khvicha Kvaratskhelia e Victor Osimhen: 5 gol e 2 assist in due hanno fatto schizzare al cielo il morale della piazza. Così, il georgiano e il numero 9 azzurro hanno fatto impazzire i supporter azzurri e sono stati elogiati da chiunque. Forse anche un po’ troppo, visto il valore dei difensori avversari.

Ecco infatti, che sono bastate due prestazioni sottotono per far ricredere tutti: critiche su critiche hanno colpito i due ragazzi in queste ultime ore. Un giudizio negativo eccessivo nei confronti di due giocatori che fino a sette giorni fa erano considerati tra i migliori talenti del campionato.

Ma il tifo napoletano è fatto così, non lo scopriamo di certo oggi. Le mezze misure, le famose vie di mezzo, non sono prese in considerazione: esaltazione o disperazione, non c’è altra strada (parafrasando mister Spalletti).

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