Il Napoli, nella giornata di ieri, ha vinto per 1-0 contro lo Spezia allo Stadio Maradona. Come prevedibile, la partita è stata molto più complicata di quanto il divario tecnico tra le due squadre affermasse. Basti pensare che nelle ultime due stagioni lo Spezia aveva fatto bottino pieno di punti su questo campo.
A deciderla è stato un gol di Giacomo Raspadori. L’ex Sassuolo è stato autore di una partita sottotono, ma la caparbietà e il coraggio di Spalletti nel tenerlo in campo fino alla fine hanno pagato e il Napoli ha portato a casa i tre punti.
L’edizione odierna del Corriere dello Sport tesse le lodi del tecnico toscano per la scelta fatta nel corso dei novanta minuti e poi rivela un retroscena relativo proprio a Raspadori alcuni attimi prima della rete.
Di seguito quanto si legge sul quotidiano:
“Spalletti decide di insistere ad oltranza sul più ‘fragile’ della squadra, concedendogli fiducia, strappandogli l’ansa da dentro, lasciandogli avvertire la credibilità di cui gode e non semplicemente l’opportunità”.
“La giornata di Giacomo Raspadori s’è sviluppata attraverso le ombre che un ventiduenne, con la pressione che si porta appresso, avverte come una zavorra: e il Napoli, che invece ha accusato gli effetti negativi della Champions (perché ce ne sono!), non è riuscito adeguatamente a sostenerlo. Lo ha fatto, però, Spalletti intrufolandosi nelle dinamiche della sfida, rivedendo il suo piano-A e ritoccandolo secondo le esigenze più immediate e resistendo a qualsiasi tentazione di rinunciare a Raspadori: fuori Politano e poi pure Kvara, tenendo per sé e per quel finale da evitare ai cardiopatici il cosiddetto anello debole del tridente, allargandolo rispetto al copione iniziale, e spingendolo però a credere in se stesso, assorbendo un pizzico di sano egoismo e rinunciando a quella generosità che lo stava portando a rientrare sulla trequarti per non far saltare gli equilibri. «Vai a giocare su, Raspa»”.