L’estate della rivoluzione ha lasciato, soprattutto a inizio mercato, diversi malumori tra i tifosi del Napoli. Nel momento in cui vedi partire il “Komandante“, il tuo Capitano e il miglior marcatore della tua storia è certamente normale avere dei dubbi su quello che sarà il futuro.
Alla fine la sessione estiva si è conclusa con la cessione di nove elementi tra cui anche Fabiàn Ruiz e Ospina. Per molti, però, all’appello mancava la decima sessione. La cessione che avrebbe tolto un peso a questa squadra: quella di Piotr Zielinski.
Il polacco, nella scorsa stagione, ha giocato certamente sotto tono soprattutto nella seconda metà, ma era un capitale di cui il Napoli non poteva fare a meno.
Lo Zielinski visto dopo il contagio da Covid-19 non poteva essere il vero Zielinski. Sempre stanco, in ritardo su ogni pallone e senza quegli strappi palla al piedi che tagliano in due la difesa avversaria.
Quest’anno ha ritrovato la condizione fisica, oltre ad un modulo più congeniale a lui, ed è tornato a illuminare il rettangolo verde con prestazioni mostruose. La doppietta contro il Liverpool è solo la punta dell’iceberg. Piotr è nelle pieghe delle partite del Napoli. Lo si è visto anche contro lo Spezia. Il suo ingresso, insieme a Lobotka, ha dato nuova linfa vitale alla squadra che sembrava aver perso il piglio per trovare la rete del vantaggio.
Non resta che attendere, ma l’inizio di stagione è da vero trascinatore e se dovesse trovare continuità, Zielinski, sarebbe un giocatore devastante; un giocatore “su cui costruirci una squadra“, come direbbe Klopp.
Articolo modificato 13 Set 2022 - 12:40