Khvicha Kvaratskhelia è sicuramente l’uomo simbolo dell’inizio della stagione azzurra. L’esterno georgiano è arrivato a Napoli tra le critiche generali e la pressione di dover sostituire un calciatore del calibro di Lorenzo Insigne.
Ritenuto, inizialmente, non all’altezza per ricoprire un ruolo del genere, Kvaratskhelia in pochissimo tempo ha scalato la classifica di gradimento dei tifosi azzurri a suon di prestazioni sontuose. Dopo otto partite disputate tra Serie A e Champions League, il georgiano può già vantare 4 reti e 2 assist, oltre a delle giocate da assoluto fuoriclasse.
Kvaratskhelia ha solo 21 anni e una voglia matta di conquistare tutto in pochissimo tempo. Le sue qualità di abile dribblatore lo rendono imprevedibile per le difese avversarie e la sua velocità può spaccare in due le partite.
Come tutti a questa età, ha però ancora dei difetti da limare. Il numero 77 del Napoli tende a tenere troppo il pallone proprio in virtù di quel dribbling da capogiro. A farlo notare è anche Luciano Spalletti, che nella conferenza post gara lo ha duramente bacchettato:
“Kvaratskhelia glieli date voi i consigli, arriva in porta e tira perché voi dite che è forte. Il gol di Ndombele lo ha fatto Anguissa. Kvaratskhelia è un giocatore fortissimo ma deve saper scegliere e alternare le due fasi. Politano ha fatto tanto anche in fase difensiva, ha battuto un rigore che nessuno voleva tirare perché non era un penalty come tanti. L’ho tolto perché era ammonito. Per voi vince un calciatore solo per noi non è così, si vince di squadra sono tutti importanti“.
Kvaratskhelia è un talento cristallino, ma ciò che differenzia le stelle assolute dai buoni giocatori è la capacità di fare la scelta giusta. A 21 anni ha tutto il tempo per maturare e migliorare sotto questo aspetto, ma è certamente qualcosa su cui dovrà lavorare.
Articolo modificato 15 Set 2022 - 11:30