Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, come di consueto, presenta alla vigilia il match degli azzurri in conferenza stampa.
Il Napoli nel posticipo domenicale della settima giornata di Serie A sfiderà il Milan campione d’Italia, si prospetta una partita entusiasmante considerando l’inizio spumeggiante di ambedue le compagini.
Ricordiamo che Spalletti è squalificato in seguito all’espulsione rimediata contro lo Spezia e, dunque, non sarà in panchina durante la partita.
Di seguito le parole del tecnico partenopeo:
Sul match: “Due squadre che stanno bene e che hanno delle intenzioni sane, diventa difficile dire chi sarà avvantaggiato. Sarà favorito chi anticiperà le giocate. La voglia di andare a vincere le partite ti lascia spazi ampi e se trovi una squadre come il Milan poi diventerà difficile recuperare”.
Sulla formazione: “L’ho pensata un po’ e faremo come loro giocheremo in 11 anche noi, voglio avere tutti i giocatori motivati“.
Che esame sarà domani? “Io sto andando in pensione (ride ndr). Sarà una bella partita per il calcio italiano, sono d’accordo con Pioli che siamo due squadre che si assomigliano. L’hanno scorso è stato bravissimo, ha gestito un grande gruppo. Quest’anno sarà ancora più difficile dato che hanno l’esperienza dello scorso anno”.
Sul Napoli: “Mi aspetto una grande partita dato che la mia squadra ha fatto vedere che ha voglia di vincere, sarebbe importante confermare quello che abbiamo fatto in questo inizio“.
Sui giocatori in nazionale: “Sono soddisfatto soprattutto per i giocatori perchè sono calciatori che se lo meritano. Mancini ha subito fatto vedere che è attento ai ragazzi emergenti e che hanno buone intenzioni, i nostri hanno tutto. È un piacere vederli in gruppo. Questi ragazzi giovani vogliono far vedere le proprie qualità”.
Sul confronto Milan- Napoli: “È presto, loro sono i campioni d’Italia e hanno qualche vantaggio, noi dobbiamo crescere ancora e dobbiamo cercare di andare un pochino più forte se vogliamo agguantarli perchè sono avanti”.
Cosa si aspetta da questa partita: “Sono valutazioni che vanno fatte dopo in base alla prestazione e all’atteggiamento che riusciremo ad avere. C’è da fare quello che abbiamo sempre fatto quest’anno prestando ancora maggiore attenzione a non perdere palloni perchè loro sono molto bravi a ribaltare l’azione. Attaccano gli spazi, non pensano molto con la palla tra i piedi. Per far gioco e gol dobbiamo portare gente in avanti e, dunque, perdere palla potrebbe diventare fondamentale”.
Sul mercato: “Il Napoli è una squadra costruita con giocatori tecnici con l’idea che possano giocare compatti con una stessa idea un po’ come il Milan, dobbiamo trarre il meglio da ogni caratteristica dei nostri giocatori“.
Si aspettava di arrivare a questa sfida in testa alla classifica: “Era un po’ la speranza, eravamo convinti di avere delle potenzialità. È ancora troppo poco il tempo e anche se fosse successo diversamente non sarebbe cambiato molto il nostro pensiero sia in positivo che in negativo. Abbiamo giocatori seri che giocano con entusiasmo. Bisogna essere pronti nel lungo periodo, la strada è lunga. Nel calcio basta una partita e cambia tutto, soprattutto per squadre giovani come la nostra”.
Su Demme: “Dopo questi giorni di vacanza ricomincerà a stare insieme al gruppo, già sta facendo lavori individuali con la palla”.
Su Lozano: “È a disposizione con il gruppo”.
Sulla consapevolezza del Napoli: “Vedo la squadra convinta, sono fiducioso per la partita di domani sera anche se avremo un cliente difficile da affrontare. Sono una società fortissima con un grande allenatore, sapremo reggere il confronto“.
Su Olivera: “Sono movimenti del calcio moderno, l’inserimento del terzino in mezzo al campo aiuta la squadra. Olivera l’ha fatto bene nell’ultima partita ma lo sanno fare anche gli altri come Di Lorenzo e Mario Rui. Olivera per quello che è il suo calcio è abituato in maniera diversa ma poi giocando con questi giocatori può apprendere anche lui”.
Su Raspadori e Simeone: “Uno dà più profondità, attacca gli spazi dietro la difesa è più fisico, parlo di Simeone, li abbiamo scelti di proposito con caratteristiche diverse. Raspadori è più sgusciante come ha fatto vedere contro il Rangers in occasione del gol e la marcatura è più difficile. Non siamo Osimhen- dipendenti ci sono anche gli altri, bisogna fare risultato lo stesso, bisogna salvaguardare condivisione d’intenti per quanto riguarda il nostro spogliatoio”.
Sul rigorista: “Domani sera diremo chi saranno i rigoristi, con lo Spezia erano Politano ed Elmas ma di rigoristi bisogna averne più di uno in un calcio con tante partite. Zielinski ha tirato bene il primo ma poi è stato bravo il portiere”.
Sul ruolo di Ndombelè: “Ha fatto tutti i ruoli di centrocampo, per giocare play basso c’è bisogno di rapidità per divincolarsi perchè se perdi palla poi diventa difficile, le qualità di Lobotka sono importanti per quel ruolo, lui è più lento ma più fisico e quindi può giocare in quel ruolo. Penso che a due sia perfetto per lui, nel 4-2-3-1 ad esempio, con meno incursioni e profondità. Ha tante conoscenze calcistiche ed esperienza”.